FINANZE - NEWS http://finanze.net NEWS it info@finanze.net info@finanze.net FINANZE RSS Feed Generator Assemblea Tim, Decisiva Per un Governo o Elezioni Bollorè indebolito dalle recenti vicende giudiziarie, le possiblità che Elliott, già a fianco di Berlusconi nella trattativa sul Milan, la spunti, sono più alte, soprattutto per l'appoggio di CdP. La Cassa ha comprato il cinque per cento in Tim per favorire lo scorporo della rete e sostanzialmente consenitre allo stato di mettere le mani sulle tariffe telefoniche (secondo le stime della commissione europea mancano cinque miliardi rispetto ai conti presentati dal governo italano). Scorporare la rete però vuol dire levare le garanzie reali che le banche hanno per coprire le linee alla azienda e che rappresentano più di quattro volte il suo capitale. Se si scorpora la rete Tim è tecnicamente fallita a meno che non venga consolidata in Vivendi. In quel modo si affosserebbe Bollorè anche sulla partita Mediaset. Ma certo il finanziere bretone non si fermerebbe lì perché mezzi giuridici per far valere i diritti in assemblea, visto che detiene la maggioranza in Tim, ce ne sono eccome. Comunque vada non vince certo il contribuente: nel caso vinca Elliott i cittadini vedranno le bollette telefoniche (fisso o mobile, l'ultimo miglio è di Tim) alzarsi e un altro buco nei bilanci delle banche. Se vince Vivendi gradualmente si assisterà ad una concentrazione media tecnologia che impatterà negativamente sui costi di fruizione dei contenuti. Politicamente la vittoria di Elliott favorirebbe un governo ammucchiata che Mattarella cerca di promuovere invece di nuove elezioni: Renzi e Berlusconi i principali attori della battaglia su Tim, avrebbero un accordo soddisfacente per le parti e sarebbero molto probabilmente pronti ad un governo di tutti. Cui a quel punto Salvini aprirebbe, con la giustificazione della necessità di lavorare ad una legge elettorale.     http://finanze.net/news-Assemblea_Tim_Decisiva_Per_un_Governo_o_Elezioni-5220.html Fri, 4 May 2018 07:45:00 GMT Telecom Italia, l'Unico Modo in Cui Puo' Finire Avevamo già evidenziato mesi fa che la rlevanza strategica di Telecom non era considerata tale da molt anni, visto che di investitori esteri ne sono passati parecchi. Ora il governo si sveglia con questa idiozia, ricordando i casi di intercettazioni per cui anni fa alcuni manager della società erano stati condannati mentre Tronchetti naturalmente era stato assolto. La rete è valutata oltre quindici miliardi, porbabilmente troppi, ma è posta a garanzia dei debti della società quindi non può essere svalutata. Questo è il bene strategico perchè da lì passano i dati. Lo stato non ha certo i soldi per rilevare la rete esercitato il suo "potere dorato" quindi cerca di mettere pressione su Vivendi pe entrare nella gigantesca torta delle tariffe: con la "liberalizzazione" del mercato, tutte le tariffe aumentano secondo meccanismi perversi per cui l'utente non può più contare sulle tariffe tutelate, nel caso dell'energia, dal gestore unico. Vivendi dunque, soprattutto se Berlusconi sarà alleato del prossimo governo cederà una parte della torta allo stato in modo da non rimanere soggetta a provvedimenti per influenza dominante e con Mediaset costituirà il polo più significativo, in Europa di telecomunicazioni/media/contenuti. Il titolo, tranne qualche possibile fiammata speculativa è davvero poco interessante perchè dovrà scontare una convivenza forzata con lo stato, sempre alla ricerca di nuovi metodi per rapinare i consumatori. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_l_Unico_Modo_in_Cui_Puo_Finire-4873.html Thu, 31 Aug 2017 10:17:00 GMT Prima Industrie, Prezzo 33,9 La robotica insieme alla biotecnologia sono i due settori high tech dove l'Italia vanta eccellenze assolute. Prima industrie fa macchine laser per la stampa 3D ed è l'unica azienda al mondo ad avere un brevetto per stampa su metallo, che porterà verosimilmente alla produzione delle scocche per le auto. Il titolo vende a 31 volte gli utili e incorpora aspettative di crescita realistiche (aziende così in America vendono a duecento volte gli utili) ma dato il delicato punto di svolta in cui si trova il nostro mercato ( i dati di produzione industriale di ieri sono falsati dal dato sull'automobilistico) preferiamo continuare a ridurre il rischio di portafogli. http://finanze.net/news-Prima_Industrie_Prezzo_33_9-4856.html Thu, 10 Aug 2017 08:55:00 GMT Telecom Italia, verso il controllo statale I grandi perdenti sembrano Vivendi e Berlusconi per cui il controllo sulla banda larga avrebbe rappresentato un punto decisivo nella lotta per la concentrazione media contenuti. Due operazioni poco pulite, sia il controllo indiretto d Telecom attraverso Vivendi, molto simile a quello operato da Tronchetti ai tempi della privatizzazione, sia la contromossa del governo.  Comtestualmente il governo vara una altra mossa di bassa cucina con la finta privatizzazione di Poste, alleggerendo con una finzione contabile debito pubblico e assolvendo agli obblighi imposti dalla UE. Si tratta di una finta privatizzazione perchè pagata con il risparmio postale dei cittadini, se Poste valesse questi soldi si sarebbe dovuto portare l'operazione in borsa, non attingere ai risparmi degli anziani attraverso Cdp. Ora in questa guerra di furbetti se passa il sì al referendum le infrastrutture torneranno sotto ala pubblica. Furbamenre Renzi ha inserito nel referendum sulle pretese riforme costituzionali anche il ritorno delle infrastrutture in ambito pubblico, che di costituzionale non ha proprio niente. Il ministro Boschi ha fatto del suo spostando l'attenzione da questo che è il vero motivo del decreto ad una ebete lotta tra partiganerie, i partigiani del si e i partigiani del no: siamo davvero alla fine del secondo impero romano. Infine è molto probabile che la cordata Berlusconi Vivendi non fosse del tutto all'oscuro del disegno fin dall'inizio e che quindi uscirà perdente solo agli occhi dei cittadini. Del resto non si giustificherebbe altrimenti un pacchetto di rimunerazione da 55 milioni all'architetto Cattaneo. La cosa che può rovinare i piani del governo è solo che Cdp non può continuare a prelevare risorse attingendo al risparmio postale e non si vede chi altri potrebbe comprare Telecom. Sarebbe ora che la commissione UE mettesse mano a questa rapina continua, ma è abbastanza chiaro dopo la "soluzione" greca che in ambito UE nessuno vuole davvero risolevvare milioni di cittadini da questo stato di prostrazione, semplicemente cercare soluzioni formalmente corrette che consentono di non perdere poltrone. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_verso_il_controllo_statale-4237.html Thu, 26 May 2016 08:41:00 GMT Ansaldo, Prezzo 8,12 Al di là dei proclami, le risorse per l'abbassamento del cuneo fiscale non arrivano certo nella misura necessaria dall'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie (vediamo come finirà la questione sui bonifici esteri, probabilmente illegittima per coerenza con i parametri UE). Si tratta di aprire velocemente sulla spending review, ieri Cottarelli ricordava che c'è poco tempo e lasciar perdere per lo meno per ora la discussione sullo sforamento del 3% in italia. Molto più sensato sarebbe iniziare ad occuparsi del tasso di cambio. I soldi più veloci possono arrivare solo da vere dismissioni di quote anche di maggioranza di aziende pubbliche. Ansaldo, che ha ritracciato dopo i recenti stop all'apertura nei confronti di General Electric, è sicuramente uno dei primi posti dove guardare. Pansa, amministratorre delegato di Finmeccanica, ha più volte ribadito che il gruppo non ha le risorse per sviluppare società come questa. Il problema è come sempre quello delle poltrone, che sono più ambite in aziende che vanno bene, Saipem, Ansaldo, Eni. In caso di dismissione di una quota di maggioranza, sui multipli attuali, si potrebbe velocemente incassare mezzo miliardo, destinandolo immediatamente alla riduzione del cuneo. Senza preconcetti sui possibili meriti del recente avvicendamento ai vertici del Governo, sarà da queste cose, non dalla riforma elettorale appoggiata da Berlusconi, che si capirà se i 100 giorni di Renzi porteranno davvero una riforma al mese. http://finanze.net/news-Ansaldo_Prezzo_8_12-3617.html Wed, 19 Feb 2014 09:17:00 GMT Telecom Italia, Quali gli Scenari Possibili Di importanza strategica la rete Telecom che rientra ora tra le attività dove lo stato potrebbe decidere di intervenire come azionista. Non sarà con ogni probabilità invece obbligata all'Opa Telefonica, che alrimenti rinuncerebbe all'operazione in Telco. Lo stato non avrebbe altro modo di rivendicare l'interesse strategico nella rete se non attraverso un esproprio, perchè i soldi per rilevarne una quota di controllo sono difficili da reperire a prezzi di mercato. I soci non hanno tantomeno interesse ad un aumento di capitale che però sarebbe l'unica possibilità se la rete non viene venduta. L'operazione di scorporo potrebbe invece prendere corpo se Fossatii riuscisse ad aggregare una percentuale di soci superiore al 20%. Lì il governo si troverebbe davanti ad una decisione difficilissima perchè la sua credibilità verrebbe fortemente minata se decidesse di bloccarla. Il titolo diventerebbe interessante solo in quella ipotesi. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_Quali_gli_Scenari_Possibili-3502.html Mon, 28 Oct 2013 03:43:00 GMT Telecom Italia, Infondate le Voci di Interesse Difficile trovare un accordo sulla cessione della rete, tanto più difficle pensare ad una partecipazione strategica in Telecom da parte di stranieri. Ogni tanto il mercato viene sostenuto da questi scoop oramai di fine estate che ottengono l'effetto di puntellare il listino sul limite a nostro parere di una discreta ulteriore correzione; ora che Draghi, nel corso di una conferenza di buon livello, ha ridotto le stime di crescita per il 2014. Non vi sono i i termini per un'operazione industriale su Telecom, sia per il livello di indebitamento che per gli intrecci politici che girano intorno alla società. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_Infondate_le_Voci_di_Interesse-3404.html Fri, 6 Sep 2013 03:18:00 GMT Telecom Italia Le operazioni su Knp in Olanda di Slim e la cessione della rete mobile di Verizon da parte di Vodafone, circa 100 milardi di euro di transazione, hanno aperto la scorsa settimana vari scenari di aggregazione che secondo Bernstein potrebbero coinvolgere Telecom Italia. Vodafone non ha mai operato nella telefonia fissa ed è improbabile che usi parte della sua liquidità per interventi su Telecom. D'altra parte l'azienda italiana ha bisogno di fare un aumento di capitale riservato per mantenere il suo attuale livello di rating e non aggarvare ulteriormente il costo di un debito che si pone a quasi due volte e mezzo i mezzi propri. Lo scorporo della rete è molto lontano dal venire, anche perchè la perdita della gestione del cosiddetto "ultimo milgio" porterebbe ad una caduta importante della redditività dell'azienda. Possibile invece che l'aumento di capitale veda la partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti. In ambito europeo la liquidità di Vodafone avrà vie più facili su altre piazze. Sebbene le valutazioni non siano eccellenti, riterremmo  più facile un intervento su Telefonica (o sul suo business mobile). http://finanze.net/news-Telecom_Italia-3396.html Mon, 2 Sep 2013 08:07:00 GMT Deutsche Post Deutsche Post:scambi positivi oggi sulla borse di Francoforte per il gruppo tedesco di logistica e distribuzione che avanza del 5.82% arrivando a 17,99 euro ad azione. A contribuire, il positivo outlook per il 2013, (si attende un utile operativo in crescita a 2,95 miliardi per il 2013 e in salita fino a 3,35-3,55 miliardi entro il 2015) e gli ottimi risultati raggiunti nel 2012 che si è chiuso con profitti pari a 1,66 miliardi di euro in aumento di circa 500 milioni rispetto a un anno fa. Circa il 70% del giro d’affari è stato generato fuori dalla Germania ed incentivato dalla sempre crescente attitudine dei consumatori ad ordinare beni su internet; il Gruppo ha infatti registrato spedizioni record nel periodo natalizio, superando i 7 milioni di spedizioni al giorno per la prima volta.Per il 2012, il CDA del Gruppo proporrà un dividendo pari a 0,70 euro per azione. http://finanze.net/news-Deutsche_Post-3173.html Tue, 5 Mar 2013 23:14:00 GMT Cairo Communication Cairo Communication: il titolo beneficia della risposta positiva dei mercati all'acquisizione di La7 con un balzo del 3,57% a 2,73 euro. Gli analisti premiano la conclusione dell'affare già ampiamente anticipata nell'attesa che Urbano Cairo renda nota la strategia attraverso cui intende rilanciare La7:la valutazione si attesta a 2,65 euro e viene confermato il rating hold su Cairo. Le parti hanno concordato un lock up di 24 mesi, periodo durante il quale Cairo si è impegnato a non rivendere l'azienda. Certo servirà una ristrutturazione rigorosa di La7 per portarla a breakeven nei prossimi anni dalla perdita netta di circa 100 mln euro stimata per il 2012. Cairo ha affermato che "si è preso una patata bollente" ma certamente non ha mancato di imporre nella trattativa una clausola per tutelarsi meglio in relazione a questo investimento: in caso l'Agcom tolga il tasto 7 del telecomando a La7, è previsto che se questo avverrà nei prossimi 2 anni a Cairo sarà corrisposta una cifra intorno a 20 milioni. L'altra parte dell'affare, TI Media, invece, registra un forte calo in borsa (-6,3%), mentre il target price è fissato a 0,08 al più 0,06. http://finanze.net/news-Cairo_Communication-3172.html Tue, 5 Mar 2013 13:05:00 GMT Leoni, Prezzo 29,88 Leoni e' un'azienda tedesca attiva nel segmento dei cavi e della fibra ottica, lo stesso settore di Prysmian. Rispetto alla azienda italiana quella tedesca vende a multipli inferiori alle sei volte e ha un tasso di indebitamento sui mezzi propri inferiori al 40%. Ha da poco abbassato le sue stime di crescita per l'anno in corso, dopo avere registrato nel 2012 un incremento di circa il 4% nel fatturato. In una fase in cui le incertezze del voto pesano sul mercato italiano, un'operazione possibile sarebbe quella di vendere Prysmian e acquistare Leoni, se ancora si crede alla possibile prosecuzione del rialzo di borsa. http://finanze.net/news-Leoni_Prezzo_29_88-3121.html Tue, 15 Jan 2013 10:12:00 GMT Prysmian, prezzo 13,73 I dati su BPM e UBI banca di stamane ci convincono ancora di piu' che la corsa delle banche sia finita e che si debba cercare altrove valore. Tra i piani di questo governo vi sono almeno sulla carta investimenti per la digitalizzazione di aree poco servite, in particolare al sud. Prysmian, che produce cavi per l'industria energetica e delle telecomunicazioni viene da un 2011 dove nei primi nove mesi il fatturato era cresciuto del 68 per cento. La posizione debitoria dell'azienda al netto della cassa disponibile e' sicuramente gestibile per un'azienda di questo settore, posizionandosi sotto la volta il patrimonio netto. il titolo viene da circa dieci euro e ai livelli correnti sconta un'ulteriore importante crescita di fatturato per l'anno in corso, il che sulla base delle dichiarazioni degli scorsi giorni della direzione non e' impensabile. Si tratta di un'azienda che soprattutto nel settore delle telecomunicazioni ha pochissimi concorrenti in Italia, ma compreremmo titoli su un eventuale storno dei prezzi dell'ordine del dieci per cento. http://finanze.net/news-Prysmian_prezzo_13_73-2780.html Wed, 28 Mar 2012 12:11:00 GMT Telecom Argentina, prezzo 21,17 (ADR) Risultati il tre novembre per il terzo trimestre per la societa' che copre i segmenti del fisso, del mobile, del Voip. L'azienda offre anche soluzioni alle aziende on-line, sia per la parte di stoccaggio dati che per il commercio elettronico. Si tratta forse dell'unico operatore globale al mondo con una posizione finanziaria netta positiva e crescite a due cifre sia sul piano degli utili che dei fatturati. Come per gli altri titoli dei mercati emergenti quotiamo il prezzo in dollari relativo al certificato che tratta alla borsa di New York. Il titolo e' piuttosto liquido e paga un dividendo dell'ordine del quattro per cento. Sulla base dei risultati a giugno 2011, vende a circa nove volte gli utili netti. Ci attendiamo un forte storno nelle prossime settimane ma intorno ai venti dollari si tratta di ottimo valore. http://finanze.net/news-Telecom_Argentina_prezzo_21_17_ADR_-2653.html Sun, 30 Oct 2011 19:41:00 GMT China Mobile, prezzo 49,02 Quest'anno sono state sospese decine di societa' cinesi quotate a New York su un attacco di alcuni siti, su tutti Muddy Waters, che hanno inziato a mettere in discussione la qualita' dei bilanci. L'attacco e' a nostro parere un odioso broglio, perche' si rivolge a principi contabili (soprattutto la contabilizzazione dei contratti a lungo termine) che riguardano tutte le aziende cinesi. Pero' quelle attaccate sono state solo di piccola o media dimensione e con scarso flottante, che a noi indica  un chiaro intento speculativo. Purtroppo e' oramai facile, con questo bombardamento mediatico, fabbricare notizie, se si sa su quali canali diffonderle. Speriamo di non sbagliarci su Duoyuan, ma in generale ci sembra davvero giunto il momento di riguardare agli emergenti ed in particolare alla Cina, soprattutto su aziende rivolte al mercato interno. China Mobile e' il piu' grande operatore mobile cinese, che ha raggiunto a luglio l'impressionante cifra di 620 milioni di clienti. La societa' si sta espandendo nel segmento business dove nel 3g ha ora 37 milioni di utenti. Durante il primo semestre del 2011 e' stato uno dei pochi operatori del settore al mondo ad incrementare i profitti, a piu' 6,3% rispetto al comparabile periodo dell'anno precedente. A circa dodici volte gli utili ed una posizione finanziaria netta ampiamente positiva, davvero raro nel settore, sembra davvero interessante. E' inoltre troppo grande per essere possibile oggetto di attacco da speculatori senza scrupoli. Si puo' investire sul titolo tramite la borsa di New York, cui si riferisce la quotazione che riportiamo (simbolo CHL).Ricordiamo che i grafici sono base cento dal giorno in cui iltitolo appare nelle liste http://finanze.net/news-China_Mobile_prezzo_49_02-2602.html Mon, 22 Aug 2011 09:05:00 GMT Legrand I risultati un po' migliori delle aspettative per Telecom, piu' dalla telefonia fissa che da quella mobile, e quelli disastrosi di Nokia, che a questi prezzi e' davvero da comprare, fanno pensare ad un mercato del mobile ancora in consolidamento; mentre sul fisso i fornitori di materiali elettrico e cablaggio come questa azienda francese, nello stesso segmento di Sirti (che con la Libia avra' seri problemi) sembrano fornire relativa protezione in mercati che sono sempre di piu' una bomba ad orologeria. L'azienda ha migliorato la scorsa settimana le proprie stime di crescita organica per il 2011, paga poco meno di un euro di dividendo ha una posizione finanziaria netta equicalente ad un debito su patrimonio di circa il 50%.Non sono molte le aziende presenti ancora nel settore, e qui vi e' del valore, anche se a 18 volte gli utili il titolo non e' economico. http://finanze.net/news-Legrand-2363.html Mon, 28 Feb 2011 00:00:00 GMT Neustar Neustar e' una specie di stanza di compensazione nel segmento delle telecomunicazioni: si occupa in sostanza di reindirizzare le chiamate dei vari utenti tra diversi operatori del settore e di gestire i requisiti teconologici perche' possa avvenire.E' una societa' che ha pochi concorrenti nel settore, una posizione finanziaria netta di oltre 350 milioni di dollari e multipli nell'ordine delle 18 volte gli utili attesi per il 2010.Tassi di crescita interessanti: nel corso dei primi nove mesi dell'anno il fatturato e' cresciuto del 12%, del 14% l'utile netto. http://finanze.net/news-Neustar-2290.html Tue, 21 Dec 2010 00:00:00 GMT Prysmian Il gruppo che produce cavi e sistemi per le telecomunicazioni e l'energia entra per la prima volta nelle nostre liste. Questa settimana la famiglia Malacalzas ha abbandonato il progetto di comprare il 16% in mano a Goldman Sachs (un altro 5% l'ha Blackrock).All'inizio del mese Taihan Electric Wire aveva ceduto il suo 9,9% ad un prezzo di 380 milioni di dollari, più o meno l'attuale valore di impresa della società.Nel corso dei primi nove mesi dell'anno Prysmian ha visto una contrazione del 30% del fatturato e del 13% dell'utile netto.L'azionariato è ora prevalentemente finanziario e vi è da scommettere che la quota in mano a Goldman Sachs finisca ad un investitore industriale .Il titolo vende a 10 volte gli utili.La cessione della società che fu Pirelli Cavi fu uno dei più grandi errori di politica industriale della recente storia italiana (ma un ottimo affare per le tasche di Tronchetti Provera). http://finanze.net/news-Prysmian-2040.html Tue, 16 Feb 2010 00:00:00 GMT Nokia Correggendo un errore di valutazione di qualche mese fa quando aveva strapagato una societa' che fornisce mappe interattive, Nokia ha annunciato in questi giorni che offrira' servizi internet e satellitare gratuito agli acquirenti del proprio smartphone (la decisione ha fatto crollare il prezzo di Tom-Tom). Nokia ha capito che uno dei pochi spazi non coperti nel settore della telefonia cellulare (i risultati riportati da Sony-Ericsson sono molto deludendi), e' nei telefoni intelligenti a costo medio basso, inferiore a I-Phone. Questi apparecchi vendereanno secondo noi bene in India ed in Cina (la societa' ha appena vinto un contratto di fornitura con Bejing Mobile) dove i motori di ricerca sono molto piu' consultati su telefono che su PC.Continua la saga di carte legali tra Nokia ed Apple su pretese appropriazioni reciproche di brevetti, ma l'effetto complessivo e' probabilmente neutro. L'azienda paga un dividendo di circa il 3% ed intorno a 9 euro non corre secondo noi grandi rischi.Il nostro indice di previsione sul mercato, che inizieremo a vendere sul sito dalla fine del mese, punta decisamente ad una discesa delle borse: meglio essere difensivi nella scelta titoli.Risultati il 28 gennaio. http://finanze.net/news-Nokia-2020.html Fri, 22 Jan 2010 00:00:00 GMT Telecom Italia L'azienda non ha fatto grandi progressi sul piano della riduzione del rapporto tra debito e margine operativo per il quale Bernabè l'anno scorso ha stabilito un obiettivo di medio termine di due volte e mezzo. Rientrate le fantasie sulla separazione della rete, l'azienda vede confermato il suo rating da Standard & Poor's con prospettive stabili e conferma il pagamento di un dividendo lordo di 5 centesimi, che rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 86,5 centesimi rappresenta un rendimento lordo ci circa il 6%. Smentite le voci di ingresso dei libici nel capitale.A questi prezzi, pur con tutti i problemi del settore, l'azienda è davvero a buon mercato. http://finanze.net/news-Telecom_Italia-1821.html Wed, 4 Mar 2009 00:00:00 GMT Nokia Dopo tre anni di dispute legali tra Nokia ed il produttore statunitense di chip, che verteva sulla proprietà di certi brevetti wireless, i due gruppi hanno saputo volgere in positivo la situazione: Qualcomm fornirà per diversi anni a venire chip di nuova generazione a Nokia. Oltre che economici i prodotti di Qualcomm sono molto avanzati sul piano della tecnologia; l'accordo potrebbe stabilre uno standard che altri operatori sarebbero con oni probabilità costretti ad adottare ( Nokia copre circa il 40% del mercato dei telefoni cellulari).Il dividendo su Nokia è del 3 %, la posizione finanziaria ottima. Se nel segmento alto I-Phone sta diventando un concorrente scomodo, nel resto del mercato Nokia non ha concorrenti. Il titolo è molto a buon mercato http://finanze.net/news-Nokia-1670.html Mon, 28 Jul 2008 00:00:00 GMT Motorola, al suo valore di libro Motorola, sino a poco tempo fa storia di grande successo, naviga oggi in cattive acque a causa della sua divisione di apparati per telefonia mobile, la cui quota di mercato continua ad essere intaccata da vecchi concorrenti come Nokia e nuovi entrati come Apple con I-phone.L'azienda oltre a questa divisione ne ha un'altra, profittevole, che si occupa di software per collegamenti in banda larga e senza fili. Su istanza di un investitore ostile, Carl Icahn, la società si accinge a dividere la società nelle due divisioni. Qualche numero. Il titolo, un paio di anni fa nella lista di www.formulavincente.it ha chiuso ieri sotto i 7,5 dollari, vicino al suo valore di libro ( cioè il valore di liquidazione teorico dell'azienda, se fosse appunto liquidata ed i suoi attivi venduti pezzo a pezzo). Il rapporto tra debito e capitale non arriva ad un terzo, tant'è che la società, nonostante le perdite può permettersi senza problemi di pagare un dividendo. L'enterprise value della società ovvero la sua capitalizzazione più i debiti finanziari meno la cassa è di circa 13 Miliardi di dollari, meno di un quarto di Nokia; la divisione telefonia valutandola diciamo a metà del valore totale dell'azienda in caso di spin-off, sarebbe molto appetibile a meno di 7 Miliardi di dollari.Questo tipo di ragionamenti li fanno anche investitori molto più brillanti di noi; è più probabile, come nel caso di Seat, che vi siano in atto fenomeni speculativi per poter acquisire titoli della società a prezzi irrealistici piuttosto che pensare che i prezzi incorporino oggi il valore dell'azienda. http://finanze.net/news-Motorola_al_suo_valore_di_libro-1629.html Tue, 24 Jun 2008 00:00:00 GMT Portugal Telecom Portugal Telecom è da molto una delle compagnie telefoniche più a buon mercato in europa, ma il governo socialista ha sempre rifiutato di rimettere la golden share, una forma di azionariato privilegiato che consente a chi ne è titolare di bloccare decisioni strategiche sulla società senza esserne l'zionista di maggioranza (si veda il nostro glossario). Fu così l'anno scorso quando Sonaecom, l'altra società portoghese cercò l'anno scorso di scalare la compagnia. Da gennaio però la golden share dello stato è sotto inchiesta da parte della commissione europea per l'antitrust. Qualche concessione il governo locale dovrà senz'altro farla. Nel frattempo il titolo paga dividendi stratosferici, 70 centesimi per il 2007 in discesa a 60 per il 2008, comunque quasi un 8% sul valore attuale del titolo. Spesso un azionista che intende bloccare prese di partecipazioni ostili paga ai propri azionisti dividendi molto alti, per farseli alleati in situazioni di controllo precario ed ha ricomprato sul mercato nel corso del 2008 circa 80 milioni di azioni. L'indebitamento elevato della società suggerirebbe un miglior uso della cassa disponibile; un allentamento del controllo statale avrebbe solo effetti positivi. http://finanze.net/news-Portugal_Telecom-1610.html Tue, 3 Jun 2008 00:00:00 GMT Telecom Italia, comunicazione insufficiente Il lancio da parte di Telecom Italia di un emissione obbligazionaria da due Miliardi di dollari a 10 e 30 anni a tasso fisso è una evidente scommessa su due fattori: il primo che i tassi di interesse statunitensi siano destinati a salire, il secondo che il dollaro si debba rivalutare contro l'euro.Da un punto di vista dei flussi di cassa, la società non aveva bisogno di fare ricorso a nuovo indebitamento quest'anno, anche se cogliere la doppia opportunità di dollaro e tassi bassi è molto sensato: il mercato, che ha reagito negativamente, avrebbe dovuto forse ricevere più informazioni. In Italia si da ancora poca importanza alla funzione di relazioni con gli investitori delle aziende che invece dovrebbe essere utile strumento di comunicazione. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_comunicazione_insufficiente-1607.html Thu, 29 May 2008 00:00:00 GMT Nokia, meno 13% in un giorno Oggi Nokia ha comunicato risultati che non sono piaciuti al mercato che scommetteva su una crescita ancora più robusta del 25%, anche per lo stato di salute di due dei principali concorrenti ovvero Motorola e Sony- Ericsson. Il fatto è che in mercati oligopolistici come questi, avere dei concorrenti che producono fuori dall'Europa a questi livelli di tassi di cambio rappresenta un ostacolo quasi insormontabile. L'anno scorso Motorola compariva tra i titoli scelti dal sito www.formulavincente.it, poi scomparso per le recenti perdite. Chissà che forse l'eterna lotta tra Nokia e Motorola possa a breve girare in favore del produttore americano, dove è da poco entrato con alcuni suoi consiglieri Icahn,uno degli investitori di maggior successo; da questa situazione nei tassi di cambio, chiara nella sua drammaticità alle imprese d'Europa ma non ai suoi rappresentanti istituzionali , Motorola non può che beneficiare. http://finanze.net/news-Nokia_meno_13_in_un_giorno-1556.html Thu, 17 Apr 2008 00:00:00 GMT Telecom Italia, quando i prezzi incorporano le peggiori notizie Qualche tempo fa, in occasione della presentazione del piano industriale avevamo scritto che le affermazioni della direzione sembravano finalmente orientate al realismo. Dal canto suo il mercato, preoccupato per gli effetti della apertura della piattaforma ad altri operatori e dal declassamento del debito della società da parte di S&P, aveva penalizzato fortemente il titolo. I tagli al dividendo, sacrosanti, hanno fatto il resto.Non che non ci siano problemi: il livello di indebitamento della società è molto alto e raddrizzare anni di mancanza di visione strategica non è banale. Però l'azienda non dovrà fare ricorso al mercato per almeno un paio di anni. Per quanto la piattaforma si debba aprire, inoltre l"ultimo miglio", ovvero il collegamento che arriva alla casa dell'utente rimane sempre di grande interesse: un compratore queste aziende lo trovano sempre, Alitalia no.Il prezzo di 1,2 euro, raggiunto pochi giorni fa era, secondo la definizione della formula che utilizziamo per la selezione dei titoli "stracciato". Non è detto che il titolo continui a salire come ha fatto negli ultimi giorni ma le valutazioni sono interessanti. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_quando_i_prezzi_incorporano_le_peggiori_notizie-1542.html Wed, 9 Apr 2008 00:00:00 GMT Telecom Italia, la trasparenza non paga Non abbiamo mai espresso grande simpatia per questi gruppi che ancora vantano forte ingerenza pubblica ma la presentazione agli investitori di ieri è uno sforzo di trasparenza dopo molti anni in cui il gruppo è stato usato per arricchire gli azionisti di maggioranza. Non è mai stato logico, se non per le tasche degli ex azionisti (che oggi applicano a Pirelli gli stessi sistemi), pagare dividendi alti in presenza di una situazione debitoria molto pesante. La decisione di tagliare il dividendo è dovuta e rappresenta un segno di responsabilità e contribuirà in modo significativo al raggiungimento dell'obiettivo di tagliare il debito a 2.5 volte l'EBITDA. Giusto ancora spingere su un programma di investimento all'estero (15 Miliardi su un piano pluriennale), con priorità in Germania, Brazile, Argentina (Telecom Argentina, partecipata dal gruppo ha comunicato ieri risultati straordinari). Giusto infine prevedere fatturati stagnanti in Italia e puntare qui su recuperi di efficienza. Anche le strategie industriali, dopo anni di scelte incompetenti, sembrano sensate. Concentrare l'innovazione e la gestione dell'apertura della rete a terzi in una divisione dedicata migliorerà la qualità del servizio. Il mercato sconta un forte rischio di insolvenza sul debito ma la generazione di cassa del gruppo (EBITDA vicino al 38% del fatturato) è sufficiente a far fronte agli impegni assunti. Se con i vari avvicendamenti politici l'azienda sarà lasciata in mano ai manager, a questi livelli è davvero a buon mercato. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_la_trasparenza_non_paga-1504.html Sat, 8 Mar 2008 00:00:00 GMT NOKIA Arriviamo a parlare del settore degli apparati per telefonia. RIMM (Blackberry) e Apple con I-Phone (ma in Europa non funziona con tecnologia GSM) dominano il segmento alto, a spese soprattutto di Palm. Motorola ha sbagliato il lancio di RAZR 2 ed è turbata da problemi di assetto societario e di management.Ericsson ha annunciato di recente risultati disastrosi. Nokia sembra fare invece le cose giuste, soprattutto nel segmento consumer. L'azienda sta varando un piano di razionalizzazione (ha tra l'altro annunciato la chiusura degli impianti in Germania a favore della Romania) e nel presentare la scorsa settimana l'ultima trimestrale ha annunciato un dividendo per il 2007 di 53 centesimi ed un piano di riacquisto di azioni proprie di circa il 4,5% del capitale. E l'unica azienda del settore a livello mondiale (comprese le statunitensi e le asiatiche) ad avere numeri che rientrano nei parametri della formula che utilizziamo. http://finanze.net/news-NOKIA-1459.html Thu, 31 Jan 2008 00:00:00 GMT Deutsche Post Quando si pensa alle poste il pensiero corre con ogni probabilità alle lunghe code per una bolletta, che ancora in Italia non riusciamo a pagare con Internet. Deutsche Post è invece un esempio nobile di come il potenziale distributivo di queste aziende può essere utilizzato a pieno. La società opera attraverso quattro divisioni rivolte al mercato: i servizi postali tradizionali, con una presenza in quattro continenti sia a livello di uffici vendita che di produzione, i servizi di corriere espresso e quelli di logistica per svariati gruppi multinazionali, entrambe offerti con il noto marchio DHL; infine i servizi finanziari, attraverso una banca controllata dal gruppo. L'ultimo investimento importante è un centro DHL presso l'aereoporto di Pudong (il principale scalo per Shanghai) per oltre 100 Milioni di Euro. Il gruppo ha confermato che aumenterà il dividendo per il 2007 a 90 centesimi, che al prezzo corrente dell'azione rappresenta circa il 3,5% di dividend yield. Il settore è senz'altro uno di quelli in grado di resistere bene ad una fase di rallentamento dell'economia. http://finanze.net/news-Deutsche_Post-1407.html Wed, 2 Jan 2008 00:00:00 GMT Telecom, tutto cambia, niente cambia Telecom procederà nella giornata di Lunedì alle nomine del nuovo consiglio di amministrazione. La società è chiaramente in mano a banche e politica (Bernabè proposto come amministratore delegato è manager di lunga esperienza pubblica, Galateri, proposto alla presidenza al posto di Pistorio, l'ultimo uno degli uomini più capaci a transitare per il gruppo, viene dalla presidenza di Mediobanca). In Telco, la holding che detiene la maggioranaza relativa dell'azienda inizia a contare la voce di Telefonica, ma ci viene difficile pensare che l'influenza della società spagnola non sia legata ai vari intrecci politici che hanno presieduto all'operazione Abertis Autostrade. I numeri di Telecom sono decisamente interessanti (appare nella sezione TOP 100 del nostro sito) e probabilmente supporteranno il titolo a questi livelli, ma è difficile pensare a grandi spunti se l'azienda continua a rispondere a logiche non di mercato. http://finanze.net/news-Telecom_tutto_cambia_niente_cambia-1362.html Sun, 25 Nov 2007 00:00:00 GMT Forse a breve la vendita di Telecom Brazil La possibile transazione di cui si sente palare in questi giorni valuterebbe la quota in circa 400 Milioni di Euro e porrebbe fine alla lite che oppone Telecom a Citigroup e ad un fondo di investimento. Se la vendita dovesse materializzarsi riteniamo che a breve il titolo abbia potenzialità pr qualche spunto interessante. http://finanze.net/news-Forse_a_breve_la_vendita_di_Telecom_Brazil-1291.html Fri, 6 Jul 2007 00:00:00 GMT Telecom, abbandono inevitabile Giustificando con la farraginosità della normativa l'abbandono per l'intersee in Telecom Italia, ATT si ritira come unico contendente serio della vicenda. Se il governo non la smette di interferire in faccende legate ad aziende quotate, Alitalia subirà la stessa sorte e l'operazione Enel/Endesa torverà la completa ostilità del consiglio di amministrazione. http://finanze.net/news-Telecom_abbandono_inevitabile-1242.html Tue, 17 Apr 2007 00:00:00 GMT Telecom, rete fissa, separata dai servizi? Mentre Pirelli tratta per la cessione ad America Movil e AT&T di due terzi del capitale di Olimpia (ciò che indirettamente darebbe ai due americani il controllo del 12% del capitale di Telecom), il governo studia l'ipotesi di separazione tra rete fissa e servizi commerciali, ipotesi che farebbe a nostro parere crollare la prospettiva di un ingresso dei due colossi americani. Lo scopo sottostante è chiaro: mantenere la rete in mani italiane, secondo una logica statalista per cui le infrastrutture devono rimanere saldamente in mano domestica. Non crediamo ne possa uscire niente di buono. http://finanze.net/news-Telecom_rete_fissa_separata_dai_servizi_-1233.html Fri, 13 Apr 2007 00:00:00 GMT Telecom, poker al rialzo Tronchetti è riuscito a mettere in campo AT&T, il colosso statunitense delle telecomunicazioni, nella partita per Telecom, in quello che peraltro sembra un tentativo disperato di salvare la holding di famiglia. La soluzione AT&T, che sarebbe ottima per l'azienda, è sgradita ai poteri forti, che sembrano comunque dettare legge in una contesa, che riguardando un'azienda quotata dovrebbe invece essere regolata dal mercato. La settimana scorsa, nell'includere Telecom Italia nel nostro portafoglio modello sull'Italia, dicevamo che a quei livelli (intorno a 2,10 Euro), il titolo diventava interessante, ma attribuendo scarsa probabilità all'ipotesi che effettivamente Telecom passi di mano a favore del colosso americano, utilizzeremmo un eventuale ulteriore rafforzamaneto nel titolo per alleggerire le posizioni. http://finanze.net/news-Telecom_poker_al_rialzo-1219.html Tue, 3 Apr 2007 00:00:00 GMT Telecom Italia, nessuna soluzione all'orizzonte La conduzione di Rossi, sostenuto da alcuni consiglieri indipendenti, ha portato ad oggi solo ad escludere un accordo privilegiato con Telefonica, ma a nessuna soluzione strategica. Riteniamo che la situazione abbia risvolti politici che porteranno a tempi molto lunghi per una soluzione: Ciò nonostante, avendo comunque un'opinione negativa sull'azienda, abbiamo portato a tieni la nostra raccomandazione sul titolo, a causa dell'attuale prezzo, e l'abbiamo incluso nel nostrto portafoglio consigliato sull'Italia disponibile alla sezione utenti registrati. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_nessuna_soluzione_all_orizzonte-1214.html Fri, 30 Mar 2007 00:00:00 GMT Motorola ad una svolta? Ieri sera a mercato chiuso Ed Zanders, amministratore delegato di Motorola ha annunciato che anche per il trimestre in corso l'azienda manchera le previsioni diffuse a Gennaio, chiudendo, al netto delle componenti straordinarie, in sostanziale pareggio. Zanders ha definito la performance del settore telefonia, circa l'80% del fatturato dell'azzienda "inaccettabile".Il titolo, nel dopo borsa è sceso in certi momenti sino a 17,2 dollari, circa un -8% rispetto alla chiusura.Consigliare un titolo fuori dal favore degli analisti è sempre difficile ma qui ci sono alcuni elementi importanti:1) La società ha varato un programma di buy-back (si veda con il nostro motore di ricerca la definizione) delle proprie azioni di più di 7 Miliardi di dollari, più del 15% del suo valore di borsa;2) I mezzi liquidi della società ammontano a circa il 30% della propria capitalizzazione;3) La società è nel mirino di un finanziere d'assalto, Icahn che sta facendo del suo meglio per mettere sotto pressione il management, che a nostro parere presenta ora la società peggio di come sia per contrastare tale tentativo;4) Sono stati implementati forti cambiamenti origanizzativi;5) La società potrebbe comprare Palm.Se il titolo, come pensiamo, aprirà oggi sotto i 18 dollari, ci sembra rappresenti un 'ottima occasione di acquisto (per coraggiosi). http://finanze.net/news-Motorola_ad_una_svolta_-1200.html Thu, 22 Mar 2007 00:00:00 GMT Fastweb, arriva l'offerta Era da tempo che c'era qualcosa nell'aria su Fastweb. La politica commerciale dell'operatore si stava sempre più indirizzando verso un modello di business compatibile con quello di un possibile compratore. A nostro parere la partita non è ancora finita, potrebbero esserci dei rilanci, ad esempio, da Vodafone, che con Telecom Italia così malmessa acquisirebbe una casella molto significativa nel suo scacchiere di sviluppo sul continente europeo. E' chiaro che l'alto dividendo pagato dalla compagnia di Scaglia rappresenta però un deterrente per un compratore ostile, che si vede sottratto circa l'8% del valore del titolo per una decisione oramai approvata dall'assemblea degli azionisti. http://finanze.net/news-Fastweb_arriva_l_offerta-1186.html Mon, 12 Mar 2007 00:00:00 GMT Cable & Wireless, altra conferma Altra conferma sul nostro portafoglio modello (questa volta il bilanciato), con Cable & Wireless che ribadisce di essere in linea con le previsioni di crescita comunicate all'inizio dell'anno, su cui nessuno era molto convinto. Il titolo è su di poco meno del 20% dalla nostra raccomandazione ma rimane a buon mercato e non ci stupiremmo di vederlo a 1,5 sterline, contro le 1,2 attuali, prima della fine dell'anno.Come nel caso di Verizon (si veda nella sezione profili la storia qui sotto), la concentrazione degli sforzi è tuttta su servizi di banda larga, non solo nel Regno Unito ma in una serie di economie emergenti dove i tassi di sviluppo sono fenomenali. Grande azienda. http://finanze.net/news-Cable_Wireless_altra_conferma-992.html Sun, 6 Aug 2006 00:00:00 GMT Verizon, strategia vincente Non inserito nel nostro portafoglio modello, l'operatore telefonico americano il cui titolo è contenuto nell'indice Dow Jones, ha pubblicato in settimana risultati che dovrebbero consentire all''aziemda statunitense di guadagnare intorno ai 2,6 dollari per azione nel 2006, ponendo il titolo ad un modesto multiplo di circa 13 volte gli utili. Oltre a comunicare che Vodafone non intende per ora uscire dalla controllata attiva nel wireless, di cui detiene circa il 45%, Verizon ha annunicato di volersi concentrare sui servizi voip (voice over internet protocol), ed in generale sui servizi di banda larga voce e dati. Procederà pertanto allo spin-off (si veda la definizione con il nostro motore di ricerca) della attività di pagine gialle e bianche, che sarà quotata separatamente (non si sa ancora quando ma prima della fine dell'anno).. La data dell'operazione non è ancora stata annunciata ma riteniamo che attraverso tale approccio l'azienda crei valore su entrambe le società, in particolare l'azienda che viene a staccarsii. Molti scommettono su una graduale erosione del business classico di informazioni commerciali offerte da pagine bianche e gialle a favore dei motori di ricerca, ma a nostro parere è tutto da dimostrare che la qualità delle ricerche provenienti da Google e Yahoo possano veramente sostituire la parte ricca di tale attività. Ci sembra pertanto una buona idea di comprare oggi Verizon, ciò che darà diritto alla sottoscrizione di azioni nella società oggetto di spin-off. A nostro parere c'è da guadagnare da entrambe i titoli. http://finanze.net/news-Verizon_strategia_vincente-991.html Sun, 6 Aug 2006 00:00:00 GMT Telecom Italia, i risultati Sono usciti in tarda serata di ieri i risultati di Telecom Italia, in verità piuttosto deludenti. La crescita del fatturato è praticamente nulla, con buone performance di Telecom Brasile e vendite in crescita di apparecchi fissi (Aladino, gli apparecchi video). A livello di Ebit si registra una diminuzione del 6% circa con forte concorrenza nel segmento mobile per l ìingresso dei nuovi operatori "virtuali" (sulla liberalizzazione dei servizi offerti da tali operatori che si connettono alle reti dei grandi operatori la commissione antitrust si è espressa favorevolmente la settimana scorsa). Il debito registra come atteso una contrazione a circa 41 Miliardi di Euro.La sfida si gioca ora su due campi:1) sul segmento business l''integrazione dei servizi di banda larga su supporti diversi ("telefoni smart", blackberry...) nella logica di un''offerta integrata singola per tutti i clienti (il cliente si compra un pacchetto unico che gli consente di accedere da diversi supporti);2) sul segmento privati il lancio dell''apparecchio fisso mobile, che Ruggero ha dichiarato immminente.Il titolo ha reagito negativamente ai risultati ed è sceso ancora più in basso del livello della scorsa settimana.A noi pare che i due segmenti su cui punta l'azienda siano, a differenza dei servizi sul mobile dove la concorrenza è oramai intensissima, relativamente al riparo dall'ingresso di nuovi entranti, per lo meno nel breve. A 2,05 euro rinnoviamo il nostro giudizio positivo sul titolo, che aspettiamo a 2,40 Euro per la fine dell''anno. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_i_risultati-980.html Wed, 26 Jul 2006 00:00:00 GMT Vodafone, la grande perdente La proposta della comunità europea di ieri di abbassare le tariffe sul roaming, ovvero sul riaddebito da parte degli operatori europei di un costo per l'utilizzo all'estero di un telefonata da mobile, colpisce innazitutto Vodafone, l'unico tra i grandi operatori ad essere ancora concentrato appunto solo sul mobile.La reazione del management di Vodafone non si è fatta aspettare ma è vero che il roaming ha in Europa dei costi inaccettabili. Vodafone farà meglio, come ricordavamo nella sezione consulenza nei pezzi su Telecom Italia e su Cable & Wireless, a trovare velocemente un accordo con un operatore del fisso, se non vuole vedere la propria profittabilità inesorabilmente erosa. http://finanze.net/news-Vodafone_la_grande_perdente-961.html Wed, 12 Jul 2006 00:00:00 GMT Telecom Italia, nuovi scenari possibili Nei giorni scorsi è stata formalizzata l'uscita da Olimpia, la holding che controlla Telecom, da parte di Hopa, la holding di Gnutti coinvolta nelle note vicende di Banca Popolare Italiana.Dato l'alto livello di indebitamento, invece che pagare Gnutti, Tronchetti ha ceduto al finanziere bresciano il 3% del capitale di Telecom Italia.Si tratta senz''altro di un socio a questo punto scomodo e che a sua volta bisognoso di mezzi liquidi, rimetterà con ogni probabilità la partecipazione sul mercato. Se fossimo nelle sue scarpe cercheremmo di venderla ad un possibile partner strategico quaale Vodafone, non presente nella telefonia fissa e con una strategia che in Italia, vista la introduzione da parte di Telecom dell''apparecchio fisso/mobile già dai prossimi mesi, è destinata a perdere slancio.In questo scenario Telecom diventa a nostro parere estremamente interessante, soprattutto ai correnti prezzi di circa 2,2 euro per azione. http://finanze.net/news-Telecom_Italia_nuovi_scenari_possibili-953.html Thu, 6 Jul 2006 00:00:00 GMT Nokia e Siemens Nokia e Siemens hanno annuciato ieri che fonderanno le loro divisioni di apparecchiature per la telefonia, generando un volume d''affari congiunto di circa 15 Miliardi di dollari, tra i grandi insieme a Samssung ed Ericsson. E''forse questo l''unico modo per alleggerire la struttura di costi di Siemens e di utilizzare l''innovazione di Nokia per il rilancio della gamma prodotti.A breve crediamo che l''operazione sia onerosa per Nokia, che tuttavia nel medio periodo è destinata a beneficiarne fortemente. Il titolo ha già corretto pesantemente ed agli attuali 16 Euro è anostro parere a buon mercato. http://finanze.net/news-Nokia_e_Siemens-933.html Tue, 20 Jun 2006 00:00:00 GMT Cable & Wireless Concludiamo con la seconda compagnia telefonica inglese la carrellata sul centinaio di titoli analizzati nel corso del semestre. La società sino a poco fa guidata da Francesco Caio, ex amminsitratore delegato di Olivetti e di Merloni è a nostro parere in questo momento una delle storie più interessanti del settore. Specializzata in servizi di telefonia tradizionale, di supporto ad operatori del mobile e di trasmissione dati ha presenze in 130 paesi. Tra le prime ha investito sulla costante migrazione di clientela dalla telefonia fissa tradizionale ai protocolli IP (internet protocol). Proveniente da vari anni di perdite, ha registrato nella prima parte del 2005 un utile e si appresta a presentare un bilancio che crediamo potrebbe sorprendere molti. Le nostre stime per il 2005, in milioni di sterline, sono:Fatturato: 4.000Ebit 240Utile netto 270Price earnings 12Dividend yield 2,5%Il titolo è ai minimi da un anno a 105 pence e rappresenta a nostro parere una grande occasione di acquisto. http://finanze.net/news-Cable_Wireless-848.html Sat, 29 Apr 2006 00:00:00 GMT France Telecom Qualche segno di interesse sta arrivando per gli operatori della telefonia europea. Dopo che alcune aziende americane hanno iniziato a corteggiare Deutsche Telecom e le possibili avance dell'unico operatore puro di telefonia mobile per Belgian Telecom, anche France Telecom, al prezzo corrente di 18,3 euro, inizia a sembrarci interessante. Il gruppo sta cercando di passare da una logica di appartenenza dell'utente alla rete ad una di vendita di servizi accessori alla telefonia, in particolare quella mobile, soprattutto con le controllate Wanadoo e Orange. Durante il 2005 il gruppo ha conseguito una marginale crescita nel fatturato (+2,5%), ma ha ridotto da 49 a 47 Miliardi di Euro il debito, la spina nel fianco degli operatori dell'Europa continentale. Come spesso sostenuto da specialisti dell'industria, a termine in Europa rimarranno probabilmente non piu' di tre operatori fisso mobile, e France Telecom e' a nostro parere tra questi. I principali numeri del gruppo per il 2005 sono (Milioni di Euro):Fatturato 49000Ebit 18560Utile netto 5700Price earnings 06 11Dividend yeild 6% Al prezzo attuale il nostro giudizio sul titolo e' positivo. http://finanze.net/news-France_Telecom-840.html Wed, 26 Apr 2006 00:00:00 GMT Motorola Ed Zander, numero uno di Motorola, ha recentemente dichiarato che l'industria probabilmente si aspetta troppo dall'introduzione degli apparecchi di terza generazione e che la vera crescita delle aziende del settore sta nella possibilità di accaparrarsi ulteriori quote di mercato sui paesi emergenti, dove Motorola vende apparecchiature a basso costo. Apparentemente Motorola è anche in discussione con Google per offrire un servizio di ricerca anche a partire dal telefono cellulare. La società non ha intenzione di fare nuove acquisizioni importanti. I principali numeri stimati per il 2005 (non vi sono ancora i risultati definitivi per il quarto trimestre), sono:Milioni di dollariFatturato: 32.000Ebit 5.600Utile netto 4.100Price earnings 16Dividend Yield 0,7%L'azienda sembra ai correnti prezzi una delle migliori scommesse del settore, che peraltro non ci piace particolarmente. Il nostro giudizio, a 22 dollari, è neutrale.Il titolo appartiene all''indice dow jones di sostenibilità. http://finanze.net/news-Motorola-747.html Fri, 3 Mar 2006 00:00:00 GMT Vodafone In questo periodo di vacche magre per le telecomunicazioni ci sembra che la compagnia inglese, unica tra le grandi ad avere scelto di rimanere solo nella telefonia mobile, abbia le idee più chiare della concorrenza. La partecipazione americana in Verizon (al 45% con la compagnia americana che sta dando battaglia al colosso inglese) e la controllata Giapponese potrebbero essere dismesse a favore di una concentrazione europea, dove i tassi di crescita per i paesi dell'est sono più accentuati.Le principali stime per il gruppo, anno su anno alla fine del primo trimestre 2006 sono:(Milioni di Euro):Fatturato: 37.000Ebit 13.500Utile netto 6.450Price Earnings 11.5Price/book value 0.6Dividend yield 3,6%Il titolo, che appartiene all'indice Dow Jones di sostenibilità è, al livello di 1,18 sterline attraente. Il nostro giudizio è positivo. http://finanze.net/news-Vodafone-667.html Thu, 26 Jan 2006 00:00:00 GMT Le nuove tariffe sulle telecomunicazioni in Italia Come ci si aspettava, AgCom, l'organo che regola la concorrenza in campo telefonico ha approvato in settimana un nuovo sistema di tariffe per i rapporti tra gli operatori in due importanti segmenti:a) le tariffe applicate dagli operatori della telefonia mobile per fare terminare le chiamate di altri operatori sui propri terminali. L'aumento delle tariffe, di cui sono beneficiarie Tim, Vodaphone e Wind è soprattutto a vantaggio di Tim, che ricava circa il 20% dei propri ricavi da quesa fonte, sulle comunicazioni fisso-mobileb) le tariffe sull'unbundling, ovvero sul costo che gli operatori possono addebitare alle altre compagnie per l''accesso alla propria banda larga. Qui le tariffe sono diminuite, ciò che sfavorisce Tim, ma l'effetto combinato delle due misure è decisamente favorevole alla compagnia italiana. http://finanze.net/news-Le_nuove_tariffe_sulle_telecomunicazioni_in_Italia-648.html Wed, 18 Jan 2006 00:00:00 GMT Fastweb, cessione in vista Il numero uno del gruppo Scaglia ha annunciato, in coda alla presentazione dei risultati del terzo trimestre, di avere incaricato Deutsche Bank di studiare possibili alternative per lo sviluppo strategico della società. Sebbene Scaglia abbia poi negato l'esistenza di accordi a vendere, sembra che l'interesse di un gruppo straniero costituisca una possibile strada. Il titolo non è a buon mercato ma nel caso di O.P.A. salirebbe senz'altro parecchio (Scaglia e Micheli detengono circa il 35% del capitale del gruppo e quindi scatterebbe l'obbligo di O.P.A. obbligatoria. http://finanze.net/news-Fastweb_cessione_in_vista-495.html Fri, 18 Nov 2005 00:00:00 GMT Un approccio diverso alla telefonia Come abbiamo avuto modo di dire nei nostri articoli su Skype, Telefonica, Telecom l'industria delle telecomunicazioni sta vivendo due importanti sfide:la prima è quella dell'espansione trasnazionale, in un ambiente in cui l'alto indebitamento ed i pesanti investimenti in ricerca e sviluppo rendono necessarie ulteriori economie di scala; l'altra risiede nelll'abbattimento dei costi nella telefonia fissa derivante dall'introduzione del protocollo Voip (voice over internet protocol), che, a meno di limitazioni normative, consente ad utenti di tutto il mondo di utilzzare Internet tramiteo peratori come Skype, eliminando sostanzialmente il costo di una telefonata dal fisso.Molti grandi operatori europei stanno rispondendo con una progressiva convergenza delle tecnologie fisso e mobile (Telecom Italia, Telefonica).L'unico grande che ha scelto di rimanere esclusivamente nel mobile è Vodaphone, che ha ora acquistato una quota di minoranza in Bharti- Tele-Ventures, sesta compagnia indiana con una base di clientela di oltre 2 Milioni di utenti (in India la detenzione di apparecchi mobili da parte di privati è di circa un terzo rispetto ad esempio a paesi europei dell''est con reddito medio procapite analogo). Se i tassi di sviluppo sono quelli auspicati, Vodaphone ha probabilmente imboccato una via più sensata di quella intrapresa dai grandi europei http://finanze.net/news-Un_approccio_diverso_alla_telefonia-477.html Mon, 14 Nov 2005 00:00:00 GMT Telecom Italia I risultati pubblicati in settimana per il terzo trimestre sono stati sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti, con una crescita dei ricavi del 6,5%; quello che è invece sostanzialmente migliorato è il debito di gruppo, diminuito di due Miliardi di Euro nel trimestre. Questo fatto, unitamente al fatto che l''azienda ha posto in esser coperture sul rischio di possibili aumenti nei tassi di interesse potrebbe portare ad un aumento del dividendo già nel prossimo trimestre. Il gruppo ha inoltre annunciato un programma di ulteriore contenimento dei costi.Le principali stime per il 2005, in Milioni di Euro, sono le seguenti:Fatturato 30.000EBIT 13.200Utile netto 2.550Price earnings 14Dividend Yield 4,5% Il gruppo non è a nostro parere tra i vincenti in Europa, in un futuro ulteriore consolidamento dell''industria, perchè ad oggi manca appunto di una politica paneuropea. Ai presenti prezzi però il nostro giudizio sul titolo è positivo.L''azienda è inserita nell''indice Dow Jones di sostenibilità. http://finanze.net/news-Telecom_Italia-469.html Thu, 10 Nov 2005 00:00:00 GMT