FINANZE - NEWS http://finanze.net NEWS it info@finanze.net info@finanze.net FINANZE RSS Feed Generator Discovery, Prezzo 37,34 Pare il family office di Hong Kong fosse a leva sino a cinquecento volte su alcune di queste posizioni, ma la sua scelta dei titoli era buona; Discovery viene da una caduta di olte il cinquanta per cento e vende a un multiplo di mercato molto modesto. Il business della televisione non è più, con l'avvento di Netflix così tradizionale: anche Discovery produce i suoi contenuti e la differenza di multipli con Netflix non è sensata. http://finanze.net/news-Discovery_Prezzo_37_34-5826.html Mon, 19 Apr 2021 08:11:00 GMT ATT e Time Warner, Altre Operazioni Possibili nel Settore Difficle immaginare come si possa ancora parlare di informazione idnipendente con giganti come il gruppo Murdoch, Vivendi e Mediaset, ora questi due insieme che controllano il vettore oltre che i contenuti. Se passa questa all'Antitrust, la opposizione di Trump era più ideologica, soprattutto Time Warner ha una tradizione di simpatie politiche di segno opposto, vi sono operazioni più piccole sul mercato che ora si rendono possibili. Ne inseriamo una ai nostri portafogli http://finanze.net/news-ATT_e_Time_Warner_Altre_Operazioni_Possibili_nel_Settore-5267.html Wed, 13 Jun 2018 09:30:00 GMT Rcs, Probabile Spunto Speculativo Cairo offre uno scambio tra azioni Cairo e azioni Rcs ai correnti valori di mercato, ma per quanto la stampa italiana possa essere in crisi difficile che una testata come la stori del Corriere finisca in questo gruppo. Cairo ha già il 5% di Rcs su cui probabilmente perde alcuni milioni e questa operazione sembra piuttosto volta a preparare il terrreno per una ulteriore aggregazione nel polo Espresso la Stampa. Sul piano fondamentale i valori di Rcs sono disastrosi ma è psosibile che il titolo corra da questi livelli, in attesa di una stabile sistemazione dopo che la famiglia Agnelli, che non facendo più industria in Italia, non ha più interesse a organi di comunicazione, ha sostanzialmente sancito il suodisimpegno dal settore. http://finanze.net/news-Rcs_Probabile_Spunto_Speculativo-4196.html Mon, 11 Apr 2016 05:51:00 GMT Amazon, Prezzo 324,5 Il titolo e' carissimo se guardato sui fondamentali, la societa' guadagan 370 milioni di dollari su una capitalizzazione di 150 ma la quota del 8% in Alibaba rappresenta una plusvalenza di oltre dieci miliardi. Accordi strategici sono ipotizzati tra i due gruppi, dove la maggior redditivita' del gruppo cinese, circa 3 miliardi su otto di fatturato, consentirebbe a Amazon di migliorare i propri margini. Il titolo e' giu' del 17 per cento circa da inizio anno http://finanze.net/news-Amazon_Prezzo_324_5-3767.html Tue, 23 Sep 2014 07:02:00 GMT Mediaset Prezzo 3,83 Nono vi sarà nessuna ripresa nella raccolta pubblicitaria ed è facile che il legame con le reti pubbliche si allenti parzialmente, a sfavore di Mediaset. Il miglior titolo del listino, dopo un momento di declino in cui sembrava che il suo fondatore potesse davvero finire nei guai, ha fatto meglio di larga parte del mercato in queste ultime due settimane (con la correzione pesante di ieri anche dei titoli delle squadre calcistiche, almeno nell'ultima settimana). La richiesta di affidamento ai servizi sociali richiede alcuni mesi per essere valutata e con i provvedimenti di indulto e amnistia è molto probabile che nessuna pena debba essere scontata. Il titolo ora risente di tutte le possibili buone notizie mentre l'azienda deve ancora dimostrare di saper tornare all'utile. Chi può effettuare operazioni di vendite allo scoperto potrebbe davvero fare molto bene vendendo a questi livelli, tenendo anche presente che oggi il prezzo è probabilmente sostenuto artificialmente dalla società per favorire il piazzamento del prestito obglligazionario da 300 milioni. http://finanze.net/news-Mediaset_Prezzo_3_83-3483.html Thu, 17 Oct 2013 10:16:00 GMT Google, prezzo 831,5 GOOGLE:Google pagherà sette milioni di dollari nell'ambito di un accordo per chiudere un'indagine che la vede accusata in oltre 30 Stati Usa di avere raccolto in tutti gli Stati Uniti informazioni sensibili, come e-mail e password. Lo rende noto una fonte vicina al caso, che ha richiesto l'anonimato perché l'annuncio dell'accordo è atteso per l'inizio della settimana prossima. Il caso risale al 2010, quando il colosso di Mountain View rivelò che cosiddette Google car, le auto che realizzano il servizio Street View, assorbivano i dati che venivano trasmessi dalle reti wireless non protette da password. Google ha sempre affermato di non avere infranto alcuna legge e si è scusata per l'episodio.Questa notizia fa pensare ad una conclusione simile anche per le accuse rivolte alla società in Europa sempre nell'ambito della violazione della privacy. Google,come in questo caso,continua ad affermare di non aver violato la legge, ma senza dubbio sarebbe conveniente per il colosso americano patteggiare un'altra sanzione di questa entità,decisamente piccola in proporzione alle proprie dimensioni.In chiusura di settimana,intanto,il titolo ha chiuso in leggerissimo calo con un -0,13% a 831,52$. http://finanze.net/news-Google_prezzo_831_5-3182.html Sun, 10 Mar 2013 08:11:00 GMT RCS, Prezzo 1,7, Valutazioni da Capogiro Tempo fa paragonavamo Facebook a RCS, molto prima che iniziasse la folle corsa del titolo, notando che in termini di fatturato le due aziende erano simili mentre Facebook capitalizzava circa ottanta volte tanto. La differenza nelle valorizzazioni delle deu aziende stava e sta, Facebook oggi capitalizza meno di venti volte tanto, il titolo si è dimezzato mentre RCS è più che raddoppiata, sulla base della possibile rottura del patto di sindacato in vista dell'ipotesi di aumento di capitale. Oggi paradossalmente ci sembra quasi più da guardare Facebook, perchè sia nel 2012 che nel 2013 RCS prevede utili a zero, e capitalizza oggi ben più del suo fatturato, con un miliardo di debiti. Le voci relative alla possibile rottura del patto di sindacato, che in realtà deriverebbe dalla mancata adesione di alcuni soci all'aumento, hanno coinvolto nel rialzo dei prezzi il titolo del Sole24Ore e di Class Editori (MF), aziende anch'esse senza prospettive di redditività soddisfacente. Tutto il settore è a nostro parere decisamente da vendere, perchè l'editoria italiana è ancora basata su un modello classio (vendita del giornale e pubblicità), che sino a che gli editori non capiranno che bisogna iniziare a vendere contenuti sta in piedi solo come strumento di potere, non certo sui numeri. Nessuna azienda quotata dovrebbe essere valutata su questo parametro. http://finanze.net/news-RCS_Prezzo_1_7_Valutazioni_da_Capogiro-2956.html Tue, 4 Sep 2012 08:53:00 GMT Facebook, Ora Forse Si Può Guardare Al prezzo di emissione il titolo, come si può verificare dagli articoli che pubblicammo in anticipazione dell'offerta pubblica, ci sembrava davvero un furto e le scarse indicazioni per il futuro date dalla direzione in occasione della presentazione della prima trimestrale non hanno certo migliorato il sentimento nei confronti di un'azienda che sino a a qualche mese fa si diceva aver cambiato la vita delle persone e ora molti analisti danno per finita per il 2020. Nè hanno contribuito le indicazioni sul numero di utenti "falsi", circa l'otto per cento del totale, comunque fisiologico per un settore dove chiedendo agli utenti registrazioni leggere si aumenta il numero dei sottoscrittori ma spesso la gente si registra più di una volta. Facebook ha risentito della stessa fantasia  cha ha riguardato molte società Internet nei primi anni del secolo,  che recita che su una grossa base di utenti si può vivere su un modello editoriale classico, basato prevalentemente sulla pubblicità. In realtà il web sta diventando un'attività tradizionale, dove chi ha successo fornisce contenuti proprietari e di terzi di pregio mentre alimenta l'interesse degli utenti con servizi, spesso gratuiti che invitano a ritornare al "negozio". Facebook, deve quindi rivedere il proprio modello di business, evitando di strapagare per applicazioni che aumentino ancora se possibile la connotazione di "social network" e concentrandosi sull'integrazione verticale con industrie diverse, recenti i contatti con General Motors. Certo preservare indipendenza  ospitando contenuti di terzi non è banale, ma la rete non è una cosa che può sopravvivere se il pubblico continua a credere che si tratti di un posto dove gratuitamente si ottiene quello che prima si doveva pagare: così si alimenta solo la produzione di contenuti scadenti. L'azienda ha un sacco di persone intelligenti e con dieci miliardi di cassa in portafoglio può fare molte cose. A circa cinquanta volte gli utili attesi per il 2012 è ancora stracara, ma ci attenderemmo a breve significativi interventi sulla strategia, ciò che porterebbe a giustificare questi multipli da società in crescita (il titolo Apple è stato per molti anni più caro di così). Vi è poi un'ultima considerazione di natura politica che non ha niente a che fare con il valore dell'azienda. In California, stato dalle finanze dissestate, il titolo se lo sono comprati un poò tutti e visto che negli Stati Uniti le perdite su titoli si possono portare in dichiarazione contro il reddito personale, è probabile che senza un significativo rimbalzo del titolo lo stato abbia ulteriore problemi a far quadrare il bilancio.   http://finanze.net/news-Facebook_Ora_Forse_Si_Pu_Guardare-2924.html Mon, 6 Aug 2012 09:22:00 GMT Facebook, Bolla Peggiore di Amazon ai Tempi d'Oro Come siano sostenibili queste valutazioni, circa cento miliardi di doliari per l'IPO che parte questa settimana con vendite che non arrivano al miliardo di dollari nel 2010, che rappresentano oltre tutto circa un quinto del totale degli introiti del settore a livello planetario, crediamo si possa dedurre dal nostro precedente articolo su Facebook, rintracciabile con il motore di ricerca. Si arricchiranno in pochi, forse qualche banca d'affari e se ne aveva bisogno il cantante Bono che pare abbia comprato un cinque per cento all'inizio per cinque milioni che ora puo'vendere a cinque miliardi. Su un totale di utenti registrati di qualche miliardo il ricavo medio annuo per utente non arriva ai cinquanta centesimi, se sono vere le stime che dicono che sia quasi raddoppiato il fatturato nel 2011. C'e chi dice che FB abbia fatto utili nel 2010 per duecento milioni di dollari ma noi sospetteremmo che con le valutazioni assurde che la  societa' a sua volta paga per applicazioni, non aziende come Istagram, quest'anno fatichi ad andare in pari. La cosa incredibile e' che ha un fatturato simile a Rizzoli Corriere della Sera, che vende ad un prezzo sulle vendite di circa 0,22 contro multipli a tre cifre per Facebook. Questi gruppi devono molto alla attuale amministrazione democratica, che usadoli pesantemente per le proprie campagne mediatiche ha consentito posizioni di oligolpolio, come per le banche, che a nostro parere costituiscono oggi il vero boomerang per la ricandidatura di Obama. http://finanze.net/news-Facebook_Bolla_Peggiore_di_Amazon_ai_Tempi_d_Oro-2832.html Mon, 14 May 2012 15:05:00 GMT Arnoldo Mondadori Editore Le notizie che arrivano dalla politica non sono probabilmente molto incoraggianti per il paese ma riteniamo facilitino l'azienda su questioni importanti come la contendibilita' e il macigno del lodo Mondadori.Processo breve (che vuol dire piu' che altro prescrizione breve) e apparente volonta' del premier di non ricandidarsi fanno pensare ad una azienda che in futuro potrebbe rivestire un ruolo meno "strategico" per la proprieta'.A fronte di un fatturato piu' o meno stabile, l'azienda ha registrato un aumento dell'utile del 23% nel 2010. Ha approvato un dividendo di 17 centesimi per il 2010 che dovrebbero diventare 20 per il 2011, piu' del 7% sugli attuali prezzi. Per inciso, le stime di utile dell'azienda per il 2011 sono di 27 centesimi per azione. In presenza di un livello di indebitamento che e' ragionevole ma non bassissimo non sembrerebbe avere molto senso distribuire circa tre quarti dell'utile.Recente ingresso nel settore dei giochi on-line, dove la digitalizzazione e' destinata a soppiantare la vendita fisica. http://finanze.net/news-Arnoldo_Mondadori_Editore-2434.html Thu, 14 Apr 2011 00:00:00 GMT Time Warner Ritorno all'utile per Time Warner dopo anni disastrosi seguiti all'acquisto, a prezzi di bolla internet del portale AOL.Oggi il grosso del fatturato, sceso di solo il 3% nel 2009, viene dalle televisioni a pagamento e dalla produzione cinematografica. La situazione finanziaria è stata ripianata con lo spin-off di AOL e Time Warner Cable. Oggi il gruppo ha un rapporto tra debiti a lungo e patrimonio netto di circa mezza volta. Vende a circa 18 volte gli utili e non ha partecipato come il resto del mercato del colossale rialzo degli ultimi.Fisseremmo comunque obiettivi di prezzo sotto i 30 dollari per eventuali acquisti.Dividendo a 83 centesimi per il 2010. Prossima trimestrale il 5 maggio. http://finanze.net/news-Time_Warner-2073.html Fri, 9 Apr 2010 00:00:00 GMT Sohu L'amministratore delegato del portale cinese si e' espresso oggi a favore di una maggiore liberta' di informazione. Il possibile ritiro di Google dal mercato che avrebbe secondo noi dovuto spingere sia Baidu che Sohu ha avuto l'effetto contrario nella percezione che la scarsa liberta' di stampa condizioni il modello di sviluppo di queste societa'.Al di la del fatto che queste aziende derivano larga parte dei ricavi dalla vendita di contenuti (come nel caso di Changyou, che produce videogames) anche dopo le diminuite stime della societa' parliamo di 15 volte gli utili netti del 2010, che per una societa' in un segmento in crescita in un mercato in alta crescita sono davvero poche. ' http://finanze.net/news-Sohu-2030.html Wed, 3 Feb 2010 00:00:00 GMT SOHU Sohu e' un portale cinese che controlla una serie di societa' tra cui Changyou, sviluppatore di videogame oggetto delle nostre analisi sulla Cina per Borsa&Finanza (anch'essa a buon mercato, anch'essa quotata a new York, si trova l'articolo nella sezione Cina del nostro sito).Ha tra l'altro il suo motore di ricerca, Sogou.com oltre a un siti dedicato all'immobiliare e gestisce due giochi online di ruolo molto diffusi (molti sviluppatori di videogame stanno pensando di digitalizzare i giochi, una mossa che non farebbe bene a Gamestop).Di stamane la notizia che Google potrebbe ritirarsi dal paese, dopo avere apparentemente subito attacchi "altamente sofisticati" al proprio servizio di e-mail a seguito di alcune comunicazioni di attivisti per i diritti umani.Senza necessariamente abbracciare la tesi del complotto, e' chiaro che nell'informazione (fu il caso di Murdoch qualche hanno fa con Newscorp) la vita degli stranieri in Cina e' piuttosto complicata.Sohu vende comunque a multipli molto ragionevoli (circa 11 volte gli utili 2009). Nel corso dei primi nove mesi dell'anno ha incrementato il fatturato del 23% e l'utile netto del 13%.Viene da un massimo nel 2009 di oltre 70 dollari (e da un minimo di 37 al culmine della crisi).Il titolo e' quotato a New York e puo' essere facilemnte acquistato tramite un intermediario italiano al pari di qualsiasi altro titolo americano. http://finanze.net/news-SOHU-2012.html Wed, 13 Jan 2010 00:00:00 GMT Apollo Group La societa' fornisce moduli on-line ed in sede a scuole ed universita' americane. Opera nello stesso segmento di Noah Education Holdings, societa' cinese apparsa nelle nostre selezioni di Borsa e Finanza per la Cina (si veda l'articolo "Cina qualche buona idea.."). L'anno fiscale della societa' termina il 31 Agosto. Nell'esercizio concluso da qualche mese la societa' ha aumentato del 27% il fatturato e del 26% l'utile netto. Zero debiti (posizione finanziaria positiva di 300 milioni di dollari), rapporto prezzo utili a circa 14 volte e titolo a meno 20% dall'inizio anno. Trimestrale a gennaio. Grande potenziale. http://finanze.net/news-Apollo_Group-1992.html Thu, 17 Dec 2009 00:00:00 GMT Discovery Communications Il processo di integrazione contenuti tecnologia è sempre più evidente anche per il celebre marchio di Discovery Channel. L'azienda opera infatti televisioni in 170 paesi diversi oltre ad una serie di siti web e vende contenuti di tipo educativo. Il titolo viene da una corsa straordinaria (raddoppiato da Marzo) e vende a circa 30 volte gli utili normalizzati. Il livello di posizione debiotira dell'azienda è risibile. Nei primi sei mesi dell'anno il fatturato è rimasto pressoche stabile a fronte di un utile netto in esplosione, ottenuto però con un forte contenimen to dei costi. Per acquisti attenderemmo però un ritracciamento di almeno un 20% dagli attuali livelli di 30 dollari per azione http://finanze.net/news-Discovery_Communications-1966.html Thu, 22 Oct 2009 00:00:00 GMT Tiscali, un'altra operazione oscura Altra operazione che avrebbe dovuto vedere un vaglio più severo da parte di Consob. L'aumento di capitale prevede l'emissione di 643 azioni ogni 22.La impossibilità di vendere allo scoperto imposta da Consob rende inattuabili operazioni di arbitraggio tra diritto (ieri a 1,7, corrispondente a 16 centesimi di valore per azione dopo l'aumento, sopra i 10/15 stimati dagli analisti sulla base dei rapporti di conversione) e azione, che ha chiuso ad un incomprensibile prezzo di circa 1 euro. Dopo la chiusura dell'operazione le azioni scenderanno intorno ai 15 centesimi. Per chi ne detiene la cosa più saggia, se uno crede al piano di rilancio industriale dell'azienda è vendere le azioni e tenere i diritti. http://finanze.net/news-Tiscali_un_altra_operazione_oscura-1956.html Wed, 14 Oct 2009 00:00:00 GMT Vivendi Settore dalle valutazioni interessanti ma in generale afflitto da una mole di debiti.L'azienda francese, dopo un espansione disordinata nella prima parte degli anni 2000 ha oggi una presenza importante nel settore dei videogame per console, dopo l'acquisto della maggioranza della statunitense Activision, una delle aziende meglio gestite del comparto.Vivendi controlla anche Maroc Telekom, la maggioranza del capitale di SFR, operatore di fisso e mobile in francia, Universal Music Group, Canal Plus, canale televisivo premium ed il 20% di NBC Universal.Il debito a lungo sui mezzi propri è meno del 50%, l'azienda ha ricominciato a pagare dividendi e vende a circa 9 volte gli utili 2008.Senza dubbio il miglior valore in questo settore devastato. http://finanze.net/news-Vivendi-1838.html Thu, 26 Mar 2009 00:00:00 GMT Gannett Certe valutazioni sembrano quasi irreali. E' vero , la società ha dimunito fatturato ed utilil questi di circa il 14% nel corso dei primi sei mesi dell'anno. Ma il titolo vende a quattro volte gli utili storici, ha cinque dollari di cassa per azione e paga un dividendo stratosferico, forse per evitare possibili tentazioni da parte di altri gruppi editoriali per un'offerta ostile. Con pazienza, ci troviamo nel caso di molti titoli di fronte a sottovalutazioni che hanno dell'incredibile. http://finanze.net/news-Gannett-1665.html Wed, 23 Jul 2008 00:00:00 GMT Seat, valutazioni irragionevoli Tempo fa con il titolo che valeva poco meno del doppio scrivevamo che nonostante l'azienda fosse nella lista TOP 100, si trattava di un investimento con molti punti interrogativi. Il passaggio di queste aziende che ancora vendono in larga parte spazi pubblicitari sul cartaceo, ad un modello multimediale implica grossi investimenti, che si riflettono nella struttura debitoria del gruppo, dove i debiti finanziari sono circa tre volte il patrimonio netto.L'azienda però, a livello di Ebit copre per circa due volte la quota di interessi passivi in scadenza, (a conforto delle affermazioni della direzione che non vede problemi di rimborso del debito), e vende, anche peggiorando molto le stime degli analisti, ad un rapporto tra prezzo e utili netti tra le sei e le sette volte. A questi livelli a noi pare che la speculazione prevalga sulla ragionevolezza. http://finanze.net/news-Seat_valutazioni_irragionevoli-1628.html Tue, 24 Jun 2008 00:00:00 GMT IL SOLE 24 ORE Il prezzo iniziale di offerta in un momento di mercato così difficile, circa il 40% più alto dell'attuale, ha reso questo collocamento problematico per le banche che aderivano al consorzio. L'azienda, che oltre al quotidiano gestisce Radiocor, agenzia di informazioni e Radio 24 viene da un buon 2007. La crescita si concentra sui servizi professionali quali la vendita di informazioni in tempo reale, di pubblicazioni.La situazione finanziaria del gruppo è molto solida, il book value (si veda al glossario la definizione), di circa 2,7 euro per azione.Gli utili per il 2008 sono previsti in contrazione dalla media degli analisti.Il titolo è difficile che torni ai valori di collocamento, nonostante i giudizi non disinteressati di alcune banche (se si va alla casella cerca in home page e si digita il nome della società appaiono gli articoli che trattano dell'argomento) che hanno partecipato all'operazione, ma in un mercato che a nostro parere è nelle fasi finali di questa irrazionalità negativa, ha qualche spazio di recupero http://finanze.net/news-IL_SOLE_24_ORE-1619.html Thu, 12 Jun 2008 00:00:00 GMT Antena 3 de Television Il gruppo De Agostini, attraverso la sua controllata spagnola, editrice tra l'altro del fortunato fumetto Dragonball, detiene oggi poco meno della metà del capitale con diritto di voto del gruppo spagnolo che oltre che nella televisione è presente nella radio e nel segmento della pubblicità nelle sale cinema. Nel primo trimestre del 2008 la società ha visto ricavi in flessione del 11% e reddito netto in discesa del 30% rispetto all'analogo periodo del 2007. Il settore è molto competitivo e risente della attuale situazione in modo più che proporzionale. Il titolo vende a circa 7 volte i suoi utili storici. Anche ipotizzando un'ulteriore caduta dei profitti è veramente a buon mercato. http://finanze.net/news-Antena_3_de_Television-1612.html Wed, 4 Jun 2008 00:00:00 GMT Caltagirone Editore Una delle principali case di brokeraggio esce in questi giorni con la previsione che la fase di mercato negativa per le borse europee possa durare per dodici mesi. D'altra parte le pressioni sulla Banca Centrale Europea per adottare politiche di sostegno alla crescita sta aumentando con forza in questi giorni. Certo la situazione non è brillante ma i mercati tendono ad anticipare le svolte.In questo contesto vale comunque la pena di seguire titoli di società che sono stati penalizzati in modo particolare.Nell'editoria tradizionale, Caltagirone Editore è presente con un quotidiano nazionale, Il Messaggero ed Il Mattino di Napoli. Distribuisce poi circa un milione di copie di Leggo, quotidiano gratuito che vive di pubblicità, tra i principali attori di quel mercato insieme alla straniera Metro. Il titolo viene da un massimo di poco meno di otto Euro l'anno scorso, ha appena pagato un dividendo di 20 centesimi a valere sul 2007, il livello di debito è molto alto ma la società ha un valore di libro (book value,v.glossario) non lontano dagli attuali prezzi di borsa.La liquidità è molto limitata, intorno a 30000 azioni scambiate al giorno, quindi non adatta a portafogli di grandi dimensioni. http://finanze.net/news-Caltagirone_Editore-1606.html Wed, 28 May 2008 00:00:00 GMT Axel Springer Gruppo che pubblica 150 testate in 33 paesi del mondo, Axel Springer è il primo editore di giornali in Germania ed il terzo di riviste, anche attivo nel mercato delle vendite on-line. Ha inoltre una propria divisione logistica e spedizioni che si occupa della distribuzione di prodotti propri e di terzi. Anche La stamperia del gruppo lavoro per conto terzi. Forte la crescita nei mercati dell'Est, specialmente in Polonia, Ungheria e Russia. Importante quella nel digitale, con la distribuzione di prodotti propri e non (Wall Street Journal On-Line) in rete. Il titolo ha pagato venerdì scorso un dividendo di 4 euro, che sull'attuale prezzo del titolo rappresenta un rendimento superiore al 5%. Ottima la struttura finanziaria. http://finanze.net/news-Axel_Springer-1568.html Mon, 28 Apr 2008 00:00:00 GMT Mondadori, a proposito di valore La nostra sezione TOP 100 privilegia un approccio di ampia diversificazione su un certo numero di titoli, ma nell'ambito della nostra selezione balzano all'occhio le valutazioni di Mondadori. I tassi di crescita non sono elevati, ma a questi prezzi la società paga un diividendo dell'ordine del 6,5% sul prezzo. Le valutazioni sono le più economiche da lungo tempo. http://finanze.net/news-Mondadori_a_proposito_di_valore-1366.html Thu, 29 Nov 2007 00:00:00 GMT Amazon, l'effetto leva Ventisei cent di utile nel corso del primo trimestre, programma di buy back dell'ordine di 500 Milioni di dollari e previsioni di vendite a 14 Miliardi hanno causato di colpo un inversione di giudizio da parte degli analisti e la chiusura di una serie di posizioni corte sul titolo con un effetto di +27% sul titolo. Amazon è ora ai livelli del 2003 e crediamo sia sulla strada giusta per produrre risultati ancora migliori nei prossimi trimesgtri. http://finanze.net/news-Amazon_l_effetto_leva-1251.html Thu, 26 Apr 2007 00:00:00 GMT Mondadori Mondadori ha pubblicato in data 20 Marzo i risultati per l'anno 2005, sostanzialmente piatti rispetto all'anno precedente. Il gruppo controllato da Fininvest è attivo nelle attività di pubblicazione di giornali e riviste, per cui sta facendo uno sforzo di penetrazione su mercati emergenti, della pubblicità e dello stampaggio e più recentemente della radiofonia.Un esito elettorale sfavorevole al centrodestra potrebbe essere negativo per l'andamento del titolo, che a quel punto rappresenterebbe (oggi vale meno di 8 euro) un'ottima occasione di acquisto. La società ha annunciato un dividendo di 60 centesimi per maggio che rappresenta un rendimento di oltre il 7%, un'altra occasione ghiotta del listino italiano per quegli investitori a caccia di rendimenti.I principali numeri, in milioni di euro, per il 2005 sono:Fatturato 1619Ebit 194Reddito netto 112Price earnings 06 11Dividend yield 7,5% http://finanze.net/news-Mondadori-813.html Mon, 10 Apr 2006 00:00:00 GMT Google e l'euforia Nel fine settimana Barron's, il settimanale di finanza più autorevole degli Stati Uniti, ha diffuso un'analisi su Google che proiettando l'attuale tasso di crescita negli utili della società ipotizza un valore corretto del titolo a 180 dollari. Oggi perde un altro 4% e ne vale 345, contro un massimo di 475 di qualche settimana fa. La correzione su Google sta iniziando a rendere più interessanti alcuni titoli concorrenti trascinati verso il basso per simpatia, tipo Yahoo. Su queste pagine abbiamo iniziato a scrivere che Google ci sembrava sopravvalutata intorno ai 300 dollari. Come sempre, quando il mercato si comporta in maniera irrazionale, prima o poi arriva il conto, anche se non è possibile decidere quando. E'comunque regola aurea quella di non investire mai su un tema che non è sostenuto da logiche fondamentali. Lo stesso oggi vale per il dollaro, estremamente sopravvalutato. Quando la correzione arriva farà più male di quanto si possa immaginare. http://finanze.net/news-Google_e_l_euforia-715.html Mon, 13 Feb 2006 00:00:00 GMT Disney Disney esce da un lungo periodo di problemi culminato all'inizio dell'anno con il licenziamento dell''amministratore delegato ed un rinnovamento totale del management. I risultati della nuova gestione sono incoraggianti: il primo cartone realizzato dalla separazione da Pixar, Chicken Little, sta sbancando nei cinema di tutto il mondo. Il migliore rapporto con Steve Jobs, numero uno di Pixar oltre che di Apple, del nuovo amministratore delegato fa pensare ad un nuovo accordo di distribuzione tra le due società. Le ingenti perdite accumulate d Disneyland Parigi in questi anni sono state quasi dimezzate nel corso della prima parte dell'anno.Le principali stime per il 2005 per la società sono le seguenti:(Milioni di Doolari):Fatturato: 32.500EBIT 4.700Utile netto 2.600Price Earnings 17Dividend Yield 1.1%Il titolo è a meno dieci per cento dall'inizio dell''anno e, alle correnti valutazioni,è a buon mercato. Il nostro giudizio è positivo. http://finanze.net/news-Disney-548.html Mon, 12 Dec 2005 00:00:00 GMT Vivendi Universal Compagnia francese che controllla Canal +, marchio televisivo,Vivendi Universal games, con una partecipazione nel business della telefonia cellulare di Maroc Telecom. La società viene da anni terribili, ma sembra avere ritrovato il giusto management (si veda con il motore di ricerca del sito la storia della società). Tra le acquisizioni in vista si parla del business di telefonia cellulare di Tunisie Telecom. Le principali stime per il gruppo per il 2005, in Milioni di Euro, sono:Fatturato: 21.420Ebit 5.200Utile netto 750Price earnings 19Dividend yield 2,3%A poco meno di 25 Euro, il nostro giudizio sul titolo è neutro. Vivendi non fa parte dell''indice Dow Jones di sostenibilità. http://finanze.net/news-Vivendi_Universal-523.html Wed, 30 Nov 2005 00:00:00 GMT EBay Ebay, il più grande operatore di aste on-line al mondo, viene considerato dall'industria uno dei tre titoli ad alta crescita, insieme a Google e a Yahoo, di questo decennio. Recentemente EBay ha comprato Skype (si veda con il nostro motore di ricerca quanto scritto su questa operazione), operatore di telefonia Internet, ad un prezzo (circa 4 Miliardi di dollari con un fatturato che si aggira intorno ai 65 Milioni di dollari) da molti considerato esorbitante. D'altra parte la società, così ha ragionato il management, ha investito circa il 10% della capitalizzazione di borsa di EBay, che rappresenta 10 volte il suo fatturato.EBay sta spingendo fortemente sui mercati asiatici, anche a seguito dell'acquisto da parte di Yahoo di una quota in Alibaba.com, operatore cinese che ha in quel paese una quota di mercato molto superiore ad EBay. Un nuovo strumento che il gruppo americano ha messo a disposizione degli utenti a pagamento del suo sito è costituito da un'analisi storica dei prezzi e delle quantità scambiate per il bene che l'utente sta cercando di vendere o comprare, proprio come succederebbe per un titolo quotato in borsa.I principali numeri per la società, stimati per il 2005, sono:(Milioni di dollari)Fatturato 4.300Ebit 1.500Utile netto 1.100Price Earnings 50Capitalizzazione 44.000Il titolo è a nostro parere molto caro, all'attuale prezzo di 42,50 dollari. Il nostro giudizio è negativo. Il titolo non fa parte dell''indice Dow Jones di sostenibilità. http://finanze.net/news-EBay-490.html Thu, 17 Nov 2005 00:00:00 GMT Pixar Sembra che Steve Jobs, numero uno di Apple, abbia proprio la mano fatata. Dopo gli straordinari risultati di Apple, trainati da I-pod anche Pixar, primo studio di computer graphic al mondo e produttore di titoli importanti (olter che geniali), quali Alla ricerca di Nemo,Monsters & co, Gli Incredibili, ha riportato utili circa doppi rispetto alle previsioni degli analisti, a differenza di Dreamworks, che non ha saputo capitalizzare altrettanto bene sullle vendite dei vecchi titoli (negli Stati Uniti circa il 20% del mercato è costituito dall'home video). Dopo il divorzio da Disney e la morte di uno dei crEativi più brillanti della società Pixar ha comunque saputo mantenere alto il livello di managerialità interna e si appresta ad entrare in un accordo, questa volta commerciale e non più di partecipazione con Disney, che abbiamo la sensazione sia la parte debole della negoziazione.La società guidatada Jobs ha annuciato il lancio di tre nuovi titoli, uno allanno, per i prossimi tre anni.I principali numeri della società, in Milioni di dollari, stimati per il 2005 sono:Fatturato 355.000Ebit 255.000Utile netto 180.000Price earnings 40Nonostante il titolo sia caro rispetto al settore siamo neutri sulla società che potrebbe ricavare ulteriore impulso dal nuovo accordo con Disney ed utilizzeremo corrrezioni sotto i cinquanta dollari (il titolo ne vale circa 57) per acquistarlo. Il titolo non fa parte degli indici Dow Jones di sostenibilità. http://finanze.net/news-Pixar-484.html Tue, 15 Nov 2005 00:00:00 GMT Mediaset, rischi in vista Ieri Mediaset ha comunicato i risultati per il trimestre chiusosi il 30 Settembre, sostanzialmente in linea con le previsioni degli analisti. La società ha inoltre aumentato il programma di buy back al 3,8% del capitale (ne ha già completato poco più del 2%). La società ha però ritoccato verso il basso le previsioni relative alle entrate pubblicitarie televisive e fornito alcune indicazioni relative ad un possibile aumento dei costi relativi ai diritti televisivi per le partite di serie A. Sulla base dei risultati storici, il titolo non è caro (vende circa a 17 volte gli utili), ma se alle previsioni meno ottimistiche del gruppo aggiungiamo i rischii relativi ad un probabile mutamento nel quadro normativo qualora alle prossime politiche in primavera ci fosse un ribaltamento nelle maggioranze (Silvio Berlusconi detiene il 35% del capitale della società) vediamo forti rischi per il titolo. http://finanze.net/news-Mediaset_rischi_in_vista-464.html Wed, 9 Nov 2005 00:00:00 GMT Wolters Kluwer Wolters Kluwer è uno dei più importanti editori scientifici in Europa. L'azienda olandese, che controlla tra l'altro IPSOA, è presente nel mercato delle pubblicazioni mediche, legali, professionali. Negli ultimi anni l'avvento di Internet ha obbligato queste aziende a cambiare completamente il modello di distribuzione. L'azienda sembra ora avere ristabiltio una efficiente struttura di costi ed appare pronta per riportare i propri margini di profittabilità a livelli di assoluto interesse. In un mercato di graduali concentrazioni Wolters Kluwer potrebbe inoltre ricevere offerte d''acquisto, sia dal rivale olandese Elsevier, che da uno dei motori di ricerca ( negli Stati Unti Google e Yahoo hanno iniziato a fare accordi con biblioteche scientifiche per metter on line, questa volta a pagamento, contenuti di qualità alta).I principali numeri per la società sono i seguentiStime 2005, Milioni di EuroFatturato 3350Ebit 450Utile netto 255Price Earnings 15Dividend yield 3,5%all''attuale prezzo di 15,7 euro il titolo è a buon mercato ed è a nostro parere da acquistare; l'azienda riporterà i propri risultati per il terrzo trimestre il 9 novembre. http://finanze.net/news-Wolters_Kluwer-449.html Fri, 4 Nov 2005 00:00:00 GMT Time Warner Time Warner ha annunciato ieri un utile netto per il terzo trimestre in aumento dell''80%, trainato soprattutto dai risultati delle televisioni via cavo. L'amministratore delegato del più grande gruppo media al mondo (Parson, l''unico afroamericano in posizione di leadearship in una grossa azienda americana), ha anche annunciato un aumento del programma di buy back di azioni proprie, sino a 12,5 Miliardi di dollari, sicuramente per contrastare i recenti interessamenti di Google e Yahoo. Tali risultati arrivano come un toccasana dopo che Icahan, lo speculatore americano che recentemente ha acquistato una quota di circa il 2% della società, aveva chiesto al management di vendere appunto la divisione cavo del gruppo. Parsons è un grande sostenitore (secondo noi ha ragione) della progressiva convergenza dei media con Internet, ragione per la quale ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di cedere American On Line.Ad un price earnings prospettico di circa 20 e con la possibilità evidente di accordi strategici per la divisione Internet secondo noi il titolo è estremamente interessante. http://finanze.net/news-Time_Warner-448.html Thu, 3 Nov 2005 00:00:00 GMT Amazon Oggi Amazon pubblicherà i risultati per il terzo trimestre. Come nel caso dei videogames (si veda il nostro articolo odierrno nella sezione profili) anche per le vendite online il periodo natalizio è il migliore dell'anno.Amazon rappresenta l'icona del primo boom Internet così come Google per la sua rinascita (si veda l'articolo "Internet rinato" nella sezione profili si questo sito).Anche se oggi va molto meno "di moda", il titolo ha corso parecchio nelle scorse settimane, in previsione di un fatturato (parliamo oramai di 8 Miliardi di dollari) impensabili per qualsiasi altro operatore on-line.Sulla base del consensus di mercato il titolo vende oggi a 58 volte il price earnings del 2005. Ci sarebbe proprio bisogno di un risultato straordinario per consentire un''ulteriore sostanziale rivalutazione del titolo.Nel medio periodo, tuttavia pensiamo che Amazon sia nella condizione di formare alleanze strategiche nel campo dei servizi finanziari; l''azienda ha il potenziale e la tecnologia per diventare la più grande banca on-line al mondo. http://finanze.net/news-Amazon-413.html Tue, 25 Oct 2005 00:00:00 GMT Internet rinato Nella sezione consulenza di questo sito scrivevamo il 16 Settembre che Google ci sembrava sopravvalutata a 303 dollari per azione. Ieri sera la società ha annnuciato utili per azioni superiori di sette volte al periodo precedente ed una proiezione dell'utile netto per l'anno che lo pone comunque ad un price earnings di 55 volte.Continuiamo a credere che nonostante la straordinaria capacità innovativa dell'azienda il titolo sia sopravvalutato (sulla notizia di ieri il titolo è salito da prezzi che erano rimasti sostanzialmente quelli di settembre a 336 dollari, una performance di +11% sulla giornata). L''azienda ha innovato in modo geniale il modello di business su Internet. Nella "vecchia" ondata speculativa della fine del millennio scorso le società Internet venivano valutate in base alla loro base di visitatori, ipotizzando che una percentuale di questi sarebbe diventata acquirente di prodotti on-line.Con l'eccezione di Amazon e di alcuni portali di aste on line tipo E-Bay, questo modello si è rivelato fallimentare, perchè la percentuale di persone che acquistano sulla rete è molto inferiore al previsto.Come nell'editoria tradizionale, oggi i grandi portali ed i motori di ricerca vengono invece valutati in base al potenziale pubblicitario che le aziende sono disposte a destinare a Internet.Google ha reso la pubblicità su Internet estremamente mirata. Chi intende fare pubblicità indica a Google il tipo di siti su cui vuole essere presente. Google la reindirizza di propria iniziativa su siti tematici in base ad un meccanismo di indicizzazione che classifica appunto i siti in ordine di interesse (l'algoritmo è ovviamente segreto). E' ovvio che il numero di utenti di un sito deve avere un peso importante nel meccanismo di attribuzione della spesa pubblicitaria.Su Internet quindi non è più il commercio, ma la spesa pubblicitaria che traina i ricavi.In questo senso, posto che Google ha una quota di mercato estremamente significativa nei motori di ricerca (in Italia supera il 90%), può essere paradossalmente considerata una società matura.L''nteresse manifestato per AOL, insieme a Microsoft e Yahoo (si veda l'articolo di questa settimana nella sezione profili) sta proprio nella enorme base di utenti di qui il portale di Time Warner dispone, e che peraltro non ha mai sfruttato pienamente.A meno che Google non effettui un'acquisizione di questa importanza, ma potrebbe strapagarla, riteniamo che il corrente price earning sconti ipotesi di ulteriore crescita futura non sostenibili. http://finanze.net/news-Internet_rinato-401.html Fri, 21 Oct 2005 00:00:00 GMT Yahoo Yahoo ha comunicato ieri sera dopo la chiusura del mercato i risultati per il terzo trimestre 2005.I ricavi sono stato del 47% superiori allo stesso periodo dell'anno scorso a 1.330 Milioni di dollari. Il MOL è stato di 385 Milioni anch'esso oltre il 40% superiore all'anno scorso. La società, che fornisce contenuti on line ai propri utenti e vende contenuti pubblicitari attraverso i propri motori di ricerca ha inoltre annunciato utili per azione di 17 cents.I principali fattori trainanti dei ricavi sono stati la pubblicità ed un sorprendente 62% incremento dei ricavi derivanti da attività fuori dagli Stati Uniti.Durante il trimestre, Yahoo ha anche annunciato l'acquisizione di una quota di minoranza nel portale cinese Alibaba.com ed è apparentemente, insieme a Google e a Microsoft, uno dei potenziali pretendenti all'acquisto di American Online. Ha inoltre iniziato a collaborare con alcune importanti università americane per la compilazione di biblioteche accademiche on-line Le proiezioni per la fine dell'anno, sulla base delle nuove stime della società sono:Milioni di dollariFatturato: 4.500Ebit 2.550Utile Netto 1.600Price Earnings 31Il titolo ha reagito in modo leggermente negativo nel dopo borsa di ieri sera. A nostro parere, ai correnti prezzi di borsa, Yahoo è una scommessa migliore di Google, che ha un tasso di innovazione maggiore ma una minore diversificazione territoriale ed è inoltre molto più cara. Ai correnti prezzi Yahoo esprime ancora del potenziale di apprezzamento. http://finanze.net/news-Yahoo-382.html Wed, 19 Oct 2005 00:00:00 GMT Google Google ha annunciato in settimana che metterà sul mercato un controvalore di ulteriori 4 Miliardi di dollari di proprie azioni, al prezzo di 295 dollari, contro la chiusura di ieri a 303 dollari. Continua a stupire il tasso di innovazione della società che in settimana ha annunciato il lancio di un motore di ricerca sui blog (i diari personali compilati dagli utenti). Il titolo vende tuttavia a 55 volte gli utili prospettici per il 2006. Dopo la recente, strabiliante performance e con un tasso di innovazione che non può che rallentare (la frontiera è quella di un motore di ricerca per i video streams), non consiglieremmo ulteriori acquisti sul titolo http://finanze.net/news-Google-281.html Fri, 16 Sep 2005 00:00:00 GMT