I dati diffusi stanotte sui prezzi al consumo per Novembre in Giappone (che non chiude per il Natale), +0,2% su base annua ma con il mese stagionalmente peggiore dell''anno, indicano a nostro parere che il paese è definitivamente fuori dalla deflazione e che nonostante i consumi siano ancora ridotti, la Banca del Giappone avrà buoni argomenti per aumentare diverese volte i tassi nel 2007. Da un lato i sindacati, giustamente, rivendicano aumenti salariali in un contesto in cui soprattutto le aziende esportatrici hanno fatto, a cuasa del cambio dello yen incredibilmente basso, profitti stellari che ad oggi non si sono riflessi in maggior potere d''acquisto per i lavoratori. Dall''altro il mercato immobiliare, spinto dal forte indebitamento a tassi vicino allo zero, sta oramai a livelli di soglia. Ci aspettiamo quindi utili straordinari per gli esportatori (Sony, Toyota, che ha dichiarato che prevede di sorpassare General Motors per vendite negli Stati Uniti nel corso del 2007) e succesivamente per le aziende legate al consumo (Seven & I, ma anche Mitsubishi corp.). Nel corso del 2007 ci aspettiamo quindi forte rivalutazione della divisa (oggi compressa da operazioni speculative di Carry trade, si veda il glossario) unita ad un mercato azionario brillante. Storicamente, rivalutazione della divisa e crescita del mercato azionario sono fortemente correlati in quel paese. La combinazione dei due effetti porterà a nostro parere profitti per gli investitori ampiamente nell''ambito delle due cifre percentuali. |