25-10-2018

Bce, Quali Opzioni

In questi giorni riceviamo alcuni post di lettori che sostengono che siccome l'Italia è il quarto contribuente netto al bilancio della UE dovrebbe avere libertà sulla manovra. Non è così per i patti di stabilità cui l'Italia ha aderito e l nostro paese è contribuente netto soprattutto perché Monti nel 2011 decise di essere tra coloro che salvavano le banche spagnole e portoghesi invece che preoccuparsi delle proprie.

Draghi parla sempre più di politiche monetarie che di supervisione ma i livelli a cui tratta MPS, e l'imminente secondo giudizio sull'Italia di una agenzia, domani S&P, non può non preoccupare la BCE.
Tria ammette ieri sera che questo livello di tassi non è sostenibile per le banche; solo qualche mese fa banche, anche molto ben gestite, come Ifis, offrivano vincolati a un anno e mezzo al due per cento, oggi il loro costo di finanziamento probabilmente si avvicina se non supera questi lvelli. Non pare sia ascoltato dall'esecutivo, ieri sera la reazione scomposta e volgare di Casalino, che se non fossimo nell'era dei social più che al Grande Fratello non potrebbe parlare.

Conclusione, Draghi dovrà lasciare aperta la porta per un eventuale estensione del QE, ma dovrà anche difendere il suo operato, dicendo che comunque le economie dell'area euro mostrano solide basi: tra poco avrà un nuovo incarico, quasi certamente privato e non è pensabile che si prenda rischi particolari.

Si soffermerà ancora sulla necessità di politiche fiscali pù stringenti da parte degli stati membri e darà indicazioni sui piani di reinvestimento, verosimilmente concentrati sulle scadenze più brevi ora che la curva dei tassi si sta irripidendo. Questo vorrebbe anche dire che la scadenza media del debito italiano tenderà ad accorciarsi sotto i sette anni di cui parla ieri Tria piuttosto velocemente, mentrei il Tesoro cerca dia llungare le scadenze.
Nella sezione delle domande dalla stampa arriverà probabilmente un quesito sui requisiti paatrimoniali delle banche, in verifica a breve, che verosimilmente Draghi passerà al suo secondo. Lì a parte qualche rassicurazione del caso dovrebbe emergere la ncessità di alcuni sitituti di ricapitalizzarsi a breve.
 
 
 

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