In Italia si apre finalmente il capitolo delle liberalizzazioni delle professioni, un po'meno quello della moralizzazione della politica, intanto che Monti si inserisce molto velocemente nel gioco delle comunicazioni di facciata, ieri nell'incontro con Merkel molti elogi e poca sostanza. Oggi il Tesoro chiede 7,7 miliardi di Bot di rinnovo all'indomani delle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, evidentemente volte a cercare di influenzare i mercati, in base alle quali lo Spread dei titoli italiani su quelli tedeschi sarebbe oramai ingiustificato. Si apre un trimestre dove le esigenze di finanziamento del Tesoro italiano sono di centoquarantamiliardi, l'esito della prima emissione sara' con ogni probabilita' significativo per il successo di quelle sulle scadenze piu' lunghe. Sullo sfondo aleggia lo spettro della grecia, dove lo scambio "volontario" di vecchi titoli con nuovi al 50% del valore dei precedenti non sembra convincere nessuno, se la media delle vecchie emissioni tratta ben sotto il 50% della pari. In tutta questa politica quello che ci sembra indiscutibile e' che la germania, volente o nolente, sopportera' un maggior costo del riaggiustamento del debito europeo. Il contratto bund future decennale a 139,20 (il rendimento sul quinquennale e' sceso sotto l'uno per cento che vuol dire rendimenti reali negativi di piu' di un punto percentuale) e' davvero sopravvalutato. Sulla base di queste considerazioni apriamo nuove posizioni al Portafoglio Intra-day, che fa circa il trentasei per cento in quattro mesi scarsi. Sull'obbligazionario stiamo ancora qualche giorno liquidi, dopo l'eccezionale corsa del Reai brasiliano. Riteniamo comunque che il mercato die cambi sara' quello ad offrire le migliori opportunita' nel 2012, per cui suggeriamo davvero di partecipare al nostro webinar sull'argomento che si terra' a partire dal ventisei gennaio (si veda la sezione formazione in home page). |