Tutto in famiglia per questo fondo cui sembra la Banca d'Italia abbia chiamato a raccolta le principali banche sostanzialmente redistribuendo il costo dell'amento di capitale di Veneto e Vicenza su una rosa più ampia di istituzioni. Il fondo non asce proprio su principi di indipendenza, visto che Questio già gestisce i fondi, ed è partecipata, dalla fondazione Cariplo, dove Guzzetti è anche a capo delle Fondazioni bancarie oltre che della stessa Cariplo. L'aiuto del governo consisterebbe nel velocizzare il diritto fallimentare in modo da consentire alle banche di rientrare prima in possesso dei beni e ottenere quindi un maggior valore per il proprio portafoglio di crediti dubbi. Ma l'80% dei crediti in Italia è sull'uno per cento dei clienti, gruppi altamente indebitati come Telecom o Enel che però pagano Spread mlto bassi: non è con le procedure fallimentari che si aumenta molto il valore del portafoglio di crediti incagliati, o qualcuno avrebbe fatto una offerta migliore del 18% per il portafoglio crediti di Carige. A meno che lo rilevi Atlante, nle qual caso tra le garanzie offerte su Popolare Vicenza e Veneto e questa operazione i fondi sarebbero già bruciati, avendo con ogni probabilità attinto a risparmi di lavoratori e invstitori: il probabile coinvolgimento di compagnie di assicurazione e fondi pensione fa pensare che parte di queste poste verrà investito attarverso questi veicoli. Il fondo non risolve e semmai aggrava problemi di istituti come Monte dei Paschi e Carige, che esaurite le disponibilità di Atlante, dovranno tornare sul mercato con aumenti che nessuno vorrà sottoscrivere. |