Dopo l'ennesimo voltafaccia di Padoan arriva in manovrina l'aumento dell'Iva dal 2018 http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-04-24/manovra-salta-salva-trivelle-215843.shtml?uuid=AE9xNaAB Padoan aveva pure provato a levare con effetto retorattvo IMU e Tasi sulle piattaforme, che appartengono a società a partecipazione statale, ma lì si sarebbe rasentata la rapina a mano armata. Purtoppo nessuno, figuriamoci i giornalisti si prende la briga di fare due conti. Dal 2014 al 2016 il gettito Iva è aumentato di dieci milardi per effetto dell'aliquota al ventdue per cento: dunque l'aumento di tre punti nel 2018 in presenza di un Pil che un po' dovrebbe crescere vale circa quindici mliardi (nel 2014 il Pil non cresceva), a tanto è quello che si deve trovare in autunno per scongiurare l'aumento. Quindici mliardi in meno nelle tasche degli italiani mentre il Tesoro trova qualche centinaio di miloni di riduzione nella spesa dei ministeri, briciole. Se non scatterà l'aumento dell'Iva, i padrini del ministro dell'economia sono contrari perchè si vede e quindi fa perdere voti, scatteranno gli aumenti delle tariffe (che non si vedono, ma si sentono), in particolare dell'energia dove con la cessazione dell'acquirente unico Terna farà come le pare. L'effetto è il medesimo di una imposta dretta, colpisce tutte le classi allo stesso modo. 1,1% d crescita per il 2018 stimata da Banca d'Italia nel 2018 più o meno equivale a quindici miliardi, quanto con l'aumento dell'Iva viene sottratto agli Italiani, quindi si tratta di una stima assolutamente insostenibile. Pochissima copertura sulla stampa, mentre i giornali sono pieni della vittoria "certa" di Macron, che fa salire la borsa. L'Italia non è mai stata così vicina al ritorno ad una dittatura dei fatti, anche se poi abbiamo tutti Internet e Whatsapp. |