Mercati che si sono rimangiati la grande corsa di due settimane fa. L'Europa potrebbe essere ad una svolta storica: affrontare con rigore il problema del debito, che vuol dire congelare l'impiego pubblico e dilazionare ulteriormente l'eta' pensionabile (la lotta all'evasione funziona solo se vi sono incentivi leciti a che gli evasori vengano segnalati dai cittadini, la macchina pubblica non e' in grado di identificarli da sola se non in presenza di investimenti ora insostenibili) o andare verso l'allungamento delle scadenze nel ripagamento del debito. La politica potrebbe finalmente essere forzata a dire le cose per quello che sono. Se si va verso il rigore, ed e' auspicabile che succeda e' molto probabile che diverse grandi banche debbano aumentare il loro capitale, a Rischio di fallire. Il credito al consumo, in presenza di un tasso di disoccupazione che non puo' che salire, sembra l'anello fragile della catena. L'imperativo, anche in presenza di un possibile piccolo rimbalzo, rimane quello di evitare banche, assicurazioni e societa' indebitate. Dopo tutto le banche americane, nella crisi di due anni fa sono arrivate a perdere l'80% del loro valore, cosa che in Europa, eccetto forse che per la Gran Bretagna non e ' ancora successa. Questa settimana arrivano pero' le pressioni giapponesi ed americane per un accellerazione del processo di riacquisto del debito pubblico da parte della banca centrale europea: i nostri partner commerciali non vivono con un euro cosi' debole e faranno di tutto per rafforzarlo. Tra i titoli che oggi appaiono in lista, Sanofi a 46 euro, Finmeccanica a 9, Geox a 4, Ansaldo a 12, Centrtherm Photovoltaics a 26 potrebbero offrire occasioni di un modesto rimbalzo con un profilo di Rischio relativamente basso. |
16-01-2023
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11-11-2022
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26-10-2022
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26-09-2022
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28-07-2022
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