Borse sempre più controllate dagli algoritmi che inevitabilmente spingono l'indice statunitense al rialzo nell'ultimo quarto d'ora di contrattazione mentre le vendite di titoli da parte degli amministratori delle società quotate sono al massimo storico. Ora nuova linfa ai mercati europei potrebbe venire solo da una decisione della Bce, il cui direttivo ama smentire le previsioni degli operatori e che potrebbe quindi oggi riservare qualceh sorpresa. In assenza di un'Azione concreta da parte dell'istituto centrale crediamo che la borsa statunitense, a 10 punti dagli obiettivi più ottimistici per l'anno 2014 degli analisti, viaggi ora a livelli non sostenibili. Anche il cambio dollaro yen è vicino ai massimi mai raggiunti da cinque anni, e a differenza che nella prima parte della politica espansiva di Abe, ora sembra chiaro dai dati che un ulteriore indebolimento della divisa giocherebbe brutti scherzi sia alla Bilancia commerciale giapponese che al tasso di Inflazione, che diminuisce invece che aumentare con l'indebolimento della divisa. Parlare di selezione titoli a questi livelli è decisamente difficile. Venderemmo quindi il future sulla borsa sia negli Stati Uniti che in Italia. |