Sarà probabilmente speso come un successo l'accordo steso ieri tra governo italiano e UE in merito ai crediti incagliati ma l'Italia non ha ottenuto alcuna concessione. Il meccanismo di garanzia ha un costo progressivo in modo da incentivare gli istituti ad agire velocemente, ma accedervi equivale alla insolvenza almeno per i soliti sospetti. Ogni istituto potrà fare la sua bad bank accedendo ad una garanzia statale per la cessione dei crediti, ma solo per quelli senior, ad un costo che le banche volevano di 20 punti base e invece sarà di cento come richiesto dalla UE. Attraverso questa garanzia la Bce li potrà teoricamente comprare all'interno del meccanismo di QE, anche se oggi la quota destinata all'Italia è già satura. il meccanismo non lascia molto spazio di manovra alle banche in difficoltà che dovrebbero spendere centinaia di milioni di euro per accedere ad una garanzia che comunque non le libera dalla parte di crediti peggiori. Rimane poi da vedere se la cessione a prezzi di attuale contabilizzazione, che è l'unica possibilità per fare in modo che le cessioni non generino ulteriori insostenibili perdite a conto economico renderà effettivamente appetibile l'acquisto di questi credti da parte degli operatori di mercato. Non tutti infatti possono essere comprati dalla BCE. Si prende tempo con un accordo di facciata, la stessa UE è ben conscia del Rischio di trasmettere al mercato al percezione della insostenibilità della situazione. Oggi vedremo se il mercato ci crede o no. |