Al 2,5 per cento le stime di crescita per il 2012, dal 3,6 per cento stimato a giugno. L'istituto avverte inoltre che il declino nella forza delle economie emergenti, gli investimenti diretti in Cina sono scesi al livello minimo da molti anni, potrebbe portare ad uno scenario ancora più negativo. A nostro parere il tasso di risparmio di alcune economie emergenti, più la Cina e l'India che il più spendaccione Brasile, le dovrebbe mettere ad un relativo riparo da possibili shock derivanti dall'Europa. Crediamo però che la reazione apparentemente non curante dei mercati ala raffica di giudizi negativi, per la prima volta anche Draghi ha offerto uno scenario drammatico, sia frutto più dell'intervento della BCE e di alcuni operatori di mercato che di effettivo ottimismo. Rimaniamo convinti di un ulteriore apprezzemnto del dollaro, per cui abbiamo riaperto posizioni lunghe al portafoglio intraday (+38% in quattro mesi). Il mercato dei cambi rimane la nostra area di intervento preferito in questo frangente, ragione per cui suggeriamo ai nostri lettori di seguire il corso sui cambi che terremo in webinar a partire dal ventisei gennaio dal titolo" Euro, break-up o svalutazione competitiva". Informazioni in alto a destra in home page, sezione formazione. |