Bonomi si è dovuto ritirare qualche anno fa ma ora gioca dalla parte che ha il vero potere contrattuale, quella dei sindacati e dei dipendenti per il consiglio di sorveglianza. Ha le risorse per ricapitalizzare l'istituto milanese anche se si torverà con ogni probabilità Banca d'Italia contro alla ricerca disperata di sistemazioni per MPS e Banco Popolare. Una volta trasformata in Spa, la banca milanese con questa guida avrebbe tutte le caratteristiche per diventare un grande istituto. Potrebbe forse rilevare anche il Banco Popolare ma non alle condizioni capestro proposte dal management dei due istituti che prevedevano uno scambio alla pari dietro lauti compensi per i dirigenti di BPM. Vedremo se governo e Banca d'Italia riusciranno ad ostacolare questa soluzione, che sarebbe invece senz'altro gradita alla Bce. |