https://www.reuters.com/article/us-usa-fed-mester-bonds/feds-mester-says-she-would-favor-slowing-balance-sheet-trimming-idUSKCN1Q81X9 l'euro rialza la testa contro dollaro siulle dichiarazioni di uno dei tanti esponenti della Fed secondo cui la contrazione nel bilancio della Fed sarà più lenta del previsto. Il capo economista di Saxo, sempre però un pò drammatico, si attende una recessione a livello mondiale https://www.youtube.com/watch?v=PdKGG4tMNf (gli economisti se per caso indovinano l'inversione di un ciclo economico diventano famosissimi) mentre quello di Unicredit invoca nuove operazioni sia di QE che di TLTRO da parte della Bce https://www.milanofinanza.it/news/nielsen-unicredit-perche-la-bce-deve-richiamare-il-tltro-e-il-qe-subito-201902180828593721 Purtroppo i capi economisti delle banche scrivono sempre più spesso nell'interesse degli istituti per cui lavorano e non nell'interesse del sistema. Dal punto di vista di Unicredit altra liquidità illimitata a costo zero (le operazioni TLTRO) naturalmente aumenta la redditività dell'istituto, che nel frattempo come tutte le altre banche italiane si libera di titoli di stato: avrebbe però una conseguenza avversa su questi ultimi perché se le banche trovano altri impieghi facili la domanda di titoli di stato nostrani cade ancora di più e i rendimenti schizzano. Nè si puo immaginare un altro QE perché i tassi sul Bund tedesco sono ai minimi storici e una quota signiificativa degli acquisti finirebbe proprio su titoli di stato tedesco. Se l'italia ha bisogno di supporto e ne ha eccome a giudicare dagli ultimi dati dell'industria, deve prima smettere di gonfiare il debito pubblico con misure che deprimono invece che supportare l'economia, ed eventualmente aderire ad un piano di aiuto ad hoc, che però preverde commissariamento. Sino ad almeno alle elezioni europee non succederà verosimilmente nulla a livello di plitica monetaria; se Francia, Italia, Polonia, Ungheria Austria vedranno un peso maggiore nel consiglio europeo, assisteremo ad una intensificazione della pressione sulla BCE per aiuti mirati. E' come quello che è successo in Veneto con Zaia: da una parte il governatore rivendica indipendenza, dall'altra ha fatto di tutto perché lo stato salvasse le banche venete. |