All'inizio dell' anno con Unicredit a 2,35 euro segnalavamo una possibile occasione di trading sul titolo sotto aumento di capitale. Dopo avere superato i quattro euro di Quotazione il titolo si trova ora vicino ai suoi minimi di allora. Lo stesso vale per Banca Intesa e Monte dei Paschi. Non passa giorno che non escano sulla stampa o da analisti di settore spiegazioni su quanto le banche italiane siano sottovalutate. Il ragionamento piu' diffuso e' quello che riguarda il "tangible Book value", piu' o meno cio'che si ricaverebbe, almeno in via teorica, dalla liquidazione volontaria dell'azienda. Nel caso di Monte Paschi questo valore contabile e' di 74 centesimi per Azione, contro un prezzo di mercato di 25, per Intesa di 2,86 euro contro 1,05 di Quotazione per Unicredit di 12,22 euro contro 2,8 di prezzo attuale. Il consenso per il prezzo atteso dal pool di analisti, compilato da I.B.E.S, parla di prezzi obiettivo di 33 centesimi per Monte Paschi, 1,76 euro per Intesa, 4,8 euro per Unicredit. Due considerazioni su cui non c'e molto da discutere balzano all'occhio. La prima e' che anche gli analisti, nonostante dicano il contrario, ritengono che il valore netto contabile indicato a bilancio non sia vero. Non e' possibile altrimenti che puntino su una rivalutazione dei corsi ma che non arriva neanche a meta' del valore di liquidazione. Nel caso di Unicredit il fenomeno e' particolarmente accentuato, 4,8 euro di prezzo obiettivo sono molto meno della meta' del patrimonio di libro dichiarato a bilancio, ovvero 12,22. Quindi l'attivo di questi istituti non rispecchia il vero valore di mercato delle poste a bilanciio. In altre parole si sottostimano enormemente le svalutazioni che sarebbero necessarie per riportare a valore di mercato l'attivo. La seconda e' che la distanza tra prezzo attuale e valore contabile di bilancio si sta ampliando, con scarti mediamente superiori al sessanta per cento. Quale sia il valore vero degli attivi delle banche italiane e' difficile saperlo, ma se dovessimo pensare ad una banca da comprare, come occasione di trading, prenderemmo Unicredit, proprio perche' il prezzo attuale non arriva al trenta per cento del valore contabile di libro. Per quanto non vero. |