Il Popolare vale 1,5 miliardi in borsa e il miliardo è offerto ai vecchi azionisti a un prezzo che equivale ad uno sconto del 29%. Un miliardo, dopo l'aumento di capitale equivale a circa il 40% della Capitalizzazione dell'azienda, ammesso che alla attuale Capitalizzazione di 1,5 miliardi se ne sommi uno post aumento: lo sconto avrebbe dovuto essere dell'ordine del 40%. Qui Mediobanca ha probabilmente accettato di guidare il consorzio immaginando che a queste condizioni i vecchi azionisti non avessero convenienza ad accettare. Siamo dell'idea che l'istituto milanese abbia tutto l'interesse a che Bonomi possa rilanciare su una BPM senza il Banco, qualora l'operazione di aumento non andasse a buon fine. E' chiaro che se l'inoptato dovesse essere sottoscritto da Atlante, il fondo non avrebbe alcun interesse ad avere Saviotti e Castagna nel management, quindi probabilmente visto che sono contemporanee entrerebbe prima in Veneto che qui. Rimaniamo dell'idea che da qui alla fine dell'anno assisteremo alla scomparsa di almeno un istituto di dimensioni medio grandi. |