Molto deciso Draghi ieri nel sostenere la ripresa economica europea, che ha ricordato doppia di quella americana (al netto di Italia e Grecia); la conclusione più plausibile è che la banca centrale riceva pressioni dalla Germania per dare un segnale di inversione sulla politica monetaria prima delle elezioni tedesche. Spagna e Portogallo stanno crescendo a buon ritmo con la ricetta che dovrebbe applicare l'Italia, ovvero controllo della spesa pubblca: ogni avanzo primario viene accumulato e messo a disposizione dell'economia reale. L'ottimismo di Draghi è dunque in parte giustificato ma significa che i tassi in Italia dovranno salire presto e parecchio e che l'euro è destinato a rimanere forte. E che in Germania si avverte che senza un cambio di rotta nella gestione della spesa pubblica il pericolo che in Italia le elezioni politiche potrebbero vedere l'affermazione di forze antieuropeiste è davvero sensibile. |