Abbatstanza deludente ieri il piano di Draghi sulla eventuale destinazione di duecentoventi miliardi, che non ci sono, all'alta velocità e alla digitalizzazione. Temi decisamente importanti ma che mal si accordano con altre parti del piano, ad esempio il rilancio di Alitalia. Gli investimenti andrebbero prima nelle industrie in cui siamo eccellenze mondiali: la biotecnologia, la meccanica di precisione, la moda, il design. Difficile dunque pensare ad un piano fiscale stile quello degli Americani: rimaniamo sempre e comunque vincolati alla politica monetaria. L'Europa è la grande perdente negli equilibri, tesi che si stanno delinenando per il dopo pandemia: nessuno parla del fatto che avremo un mondo a due velocità, con i ricchi vaccinati e i poveri no. Ci mancherranno quindi mercati titpici per l'esportazione di beni più tradizionali che concorrono in modo decisivo al nostro Pil. ,Serve una presa di posizione forte da parte della Bce, che non si limiti come al solito a buttare altra liquidità nelle mani dei più ricchi. La Lagarde è di gran lunga la meno competenete e la più politica guida della Bce dalla sua costituzione. Speriamo invece stupisca per una volta al contrario |