L'azienda marchigiana, esce da un periodo decisamente difficile, con il primo semestre, chiuso a settembre, in perdita di circa otto milioni ma indebitamento bassissimo ed un portafoglio ben diversificato a livello internazionale, con significative presenze in Oceania. L'euro forte, tra tutti solo i paesi dell'area euro sembrano disprezzare i benefici di una divisa non sopravvalutata, ieri anche la Norvegia si è unita ad una guerra delle valute che il comunicato diplomatico del G20 non farà che aggravare, certo non aiuta. L'azienda vale però oramai in borsa circa un quinto del suo fatturato e ha un rapporto di cinque volte tra Valore di impresa e EBITDA. Se fosse in vendita, player del settore dell'area tedesca. meno indeboliti dall'attuale valore dell'euro se la comprerebbero subito. In data 14/02/2013 il CdA di Biesse ha approvato un piano industriale relativo al periodo 2013-2015. Le azioni previste dal piano prevedono per il triennio un aumento dei ricavi consolidati e del valore aggiunto, con un Cash flow stimato di circa 48 milioni. Nonostante il 2012 non sia stato un anno positivo, la società è riuscita a registrare ricavi in linea con l’anno precedente grazie alla crescita dell’export, ma anche al contenimento del debito. Il piano triennale è focalizzato soprattutto sull’innovazione tecnologica e di processo, e pone la sua attenzione sulla situazione patrimoniale e sull’andamento del capitale circolante, strumento utile per il contenimento del debito. Nonostante queste notizie, però, il titolo in borsa non ha registrato variazioni positive. Segue un commento tecnico, una novità per il nostro sito. Venerdì 15 febbraio il titolo ha chiuso registrando una contrazione del 3.24% ma la tendenza nel lungo termine si mantiene rialzista.
E’ possibile notare dall’analisi grafica come il titolo si stia muovendo in up-trend all’interno di un canale rialzista che ne conferma la tendenza nel medio periodo.
E’ in corso di formazione una figura tecnica d’inversione, un triangolo, che se dovesse essere rotto al rialzo potremmo individuare un primo Target Price intorno a quota 3.20€.
L’inversione di tendenza sembrerebbe confermata anche dal Macd che ha superato la sua trigger, la media mobile a 25 periodi ha incrociato verso l’alto la media mobile a 72 periodi, è inoltre possibile osservare la divergenza tra il Macd e l’andamento dei prezzi, ulteriore conferma di possibile inversione del down-trend.
Se il triangolo dovesse essere rotto al rialzo si consiglia una entrata Long dopo il pull-back con stop loss a 2.55€.
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