Un mese fa, con l'indice italiano a 15 mila il consenso generale era per l'inizio di una pesante correzione, ora, con il Ftse Mib due mila punti più alto, si moltiplicano i "segnali di ripresa". La Merkel, per essere sicura di vincere le elezioni a settembre, ha bisogno di attirare parte dell'opposizione, mentre all'interno del suo partito si moltiplicano forze centrifughe. La Bce, dopo avere dato segni di possibile cambiamento due riunioni fa si è appiattita, all'inizio di agosto, su una comunicazione assolutamente neutrale. La conseguenza è stata una forte corsa dell'euro contro dollaro, combinata con un ritorno di interesse sui paesi periferici: il mercato obbligazionario greco ha fatto un dieci per cento, mentre la disoccupazione giovanile si attesta a due terzi della popolazione. C'è da attendersi che la propaganda sul nuovo miracolo economico europeo durerà sino alle elezioni tedesche. Poi si tornerà alla realtà.
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