Imbarazzante per mancanza di contenuti anche il secondo dibattito tra i due candidati che sembrano capire poco o niente di economia. L'aspetto positivo per i mercati è che chiunque vinca non ci sono piani forti contro cui schierarsi. Sarà piuttosto una differenziazione sui settori e quindi sui titoli a giocare differentemente nei due casi. Se vince Trump, il comparto energetico sarà il grande vincente, dunque anche quello delle energie alternative; in seconda battuta quello delle compagnie assicurative che sicuramente vedrebbero con favore la cancellazione dell'Obamacare. Se vince Clinton saranno i titoli bancari qurelli privilegiati e probabilmente il settore farmaceutico e dei media questi ultimi tradizionali alleati delle campagne democratiche dal primo mandato di Obama: basta scorrere i commenti dei principali statunitensi dopo il secondo dibattito per capire da che parte stanno. Il mercato azionario ha finito la sua grande corsa, ora diventa prioritario saper scegliere le aziende in cui investire: non vi sono molte alternative all'investimento azionario ma questo non vuol dire che debba salire nel suo complesso, perchè i flussi in ambienti di politica monetaria meno accomodante saranno in riduzione. Aumenterà invece l'attività di fusioni e acquisizioni quindi guardare al valore fondamentale dei titoli è la sola cosa che conta , diremmo per i prossimi due o tre anni nella ricerca di investimenti promettenti. |