L'atteggiamento di Fisher di ieri sera, esponente di spicco della Fed, in una intervista al FT in cui avvertiva la speculazione di non cercare di forzare la mano della Fed per ulteriori misure di allentamento mirava a convincere banche e altre istituzioni che hanno beneficiato delle misure di sostegno, che quel sostegno potrebbe essere dirottato altrove se le vendite continuano. Si tratta in parte di un bluff, ma gli interessi incrociati con il sistema finanziario sono troppo forti perchè non se ne tenga conto. E'quindi probabile che l'ondata di forte vendite si plachi e che si assita ad un rimbalzo nelle prossime sedute. Meno probabile in italia, con la massa di debito che sta per essere collocata nelle prossime tre sedute a partire da oggi e gli evidenti problemi di tenuta del governo, dopo le "dimissioni" di Idem e i nuovi guai giudiziari di Berlusconi. Privilegeremmo dunque il mercato statunitense, su valori legati prevalentemente a settori poco ciclici, come il farmaceutico e la difesa.
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