Gl articoli che sileggono sui giornali riportano la memoria ad anni bui dove si parlava male dello straniero a qualsiasi costo, infarcendo spesso la prosa di bugie. Nel fine settimana appare questo articolo inqualificabile sul Sole https://www.ft.com/content/47f88262-8afd-11e7-9084-d0c17942ba93 dove oltre ai giudizi da ventennio si affiancano menzogne: è l'Italia, non la Gran Bretagna ad avere i dati peggiori di crescita del Pil nell'ambito del G7. I toni terroristici sono anche del Financial Times che da quando non è più di Pearson ha perso molta della sua tradizionale indipendenza. Ma tutta questa propaganda ha i suoi effetti se i laburisti, di cui larga parte dell'elettorato era a favore di Brexit, cambiano ora idea mettendo il governo britannico in una situazione di maggiore debolezza nella negoziazione. Quale che sia l'esito di questa gran cassa a questo punto è ragionevole ipotizzare che gli investitori inizino a ragionare su soluzioni di compromesso che consentirebbero alla UE di continuare ad incassare i lauti trasferimenti ricevuti in questi anni dalla gran Bretagna, solo superati da quelli tedeschi e italiani. La sterlina, forse non subito, ha un potenziale di apprezzamento di almeno il dieci per cento da questi livelli. |