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22-02-2017
Bristol Myers Squibb, Prezzo 54,78
La tecnica è sempre la stessa. Icahn entra in aziende in transizione o con problemi, in settori che generano cassa, quindi tipicamente legati al consumo (tecnologia, farmaceutico, dostribuzione) e prova a imporre la vendita o l'aggregazione (ha avuto un ruolo fondamentale in Yahoo che non sappiamo se si riprenderà nella nuova versione ma sicuramente ha dato centinaia di milioni a uno dei manager, Marissa Mayer, più disastrosi e sopravvalutati della storia moderna). Brstol Myers è stata per molti anni guidata da Andreotti, figlio del politico e bravissimo manager (un ingegnere che ha sempre lavorato nel farmaceutico, guardando ai nuovi progetti con gli occhi di chi capisce di numeri e che non si innamora, come spesso accade ai direttori scientifici, di idee fantasiose). Ha portato l'azienda a specializzarsi sulle malattie rare, affezioni che statisticamente colpiscono più i ricchi che i poveri: spesso i trattamenti sono costosissimi e qui si ha una platea che può pagare, servizio sanitario o meno, Obamacare o no. Ora l'azienda è guidata da un altro italiano, ma con formazione medica e charamente la leadership non è la stessa. L'azienda vende a venti volte gli utili e il titolo è molto lontano dai suoi massimi. Dollaro a parte, riteniamo che siamo davvero alla fine della sua corsa, questa è una delle poche aziende in cui investiremmo serenamente oggi, a questi prezzi di borsa che in generale sono alti come non mai. La politica non trova altro gioco per sistemare poste problematiche e compiacere i grandi gruppi industriali che continuare a sostenere i mercati fnanziari, sino ad un inevitabile punto di rottura. |