14-03-2011

Cambi, nessun collegamento con i fondamentali

Da quando la Banca centrale Europea ha annunciato la sua intenzione di aumentare i tassi l'euro si è rivalutato in modo significatvo contro dollaro. Il ragionamento si fonda sul differenziale di tassi, a favore dell'euro e sulla ipotesi che la Fed continui ad immmettere liquidità nel sistema.
Durante il fine settimana la banca centrale del Giappone ha immesso piu' di cento miliardi di euro di liquiditaà nel sistema. Il Giappone ha una delle peggiori situazioni di debito pubblico al mondo e i tassi piu' bassi.
Eppure la reazione iniziale al disastro ambientale è stata un ulteriore rafforzamento dello yen, per, con le parole di un primario operatore "la percezione che si tratti di un rifugio sicuro". Come oggi lo yen possa essere associato ad una percezione di sicurezza è davvero diffcile da capire.
E' evidente dunque che l'operativitaà delle banche non si collega ad analisi sui fondamentali, bensì ad azioni concertate che vengono poi reimpacchettate e vendute al mercato con spiegazioni spesso incomprensibili.
Chiunque si accosti all'operatività in cambi dovrebbe quindi farlo tenendo presente che perchè un ragionamento logico porti a conseguenze prevedbili possono occrrere magari mesi. Il nostro consiglio è quindi di evitare le sirene di quegli operatori che offrono a privati con un modesto patrimonio di investire sino a cinquanta volte il sottostante in operatività in cambi. Quando la perdita supera il capitale inizialmente conferito, le posizioni vengono chiuse forzatamente e questo puo' capitare nel giro di pochissimi giorni.

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