Un evento che crediamo avrà conseguenze durature per le economie cosiddette periferiche dell'area euro.
La Spagna avrebbe, ma i dati economici ufficiali oramai vanno sempre guardati con sospetto, dieci milairdi di deficit con la Catalogna http://www.elnacional.cat/en/news/fiscal-deficit-catalonia-2014_189402_102.html . L recente bilancio programmatico della Catalogna mostra come la regione abbia ridotto il proprio deficit pubblco a percentuali intorno allo 0,93% del Pil http://www.catalangovernment.eu/pres_gov/AppJava/government/news/300276/catalonia-reduces-deficit-0-93.html.
Quattro anni fa quando la stuazone dei conti pubblici era diversa le istanze di indipendenza trovavano tepida accoglienza.
La Catalogna, come risultato di questo basso deficit (che peggiorerebbe moltssimo però in caso di indipendenza perché verrebbero chiaramente erette barriere protezionistiche nei confronti di aziende che dipenderebbero dalle esportazioni) riceve una quota di spesa pubblica spagnola leggermente inferiore alla media nazionale, ma non cifre scandalose https://elpais.com/elpais/2017/09/26/inenglish/1506410252_592782.html
Il punto, come indica l'articolo del Pais è che tutte le regioni che viaggiano sopra la media nazionale in area euro, in un modo o nell'altro finanziano parzialmente una redistribuzione del reddito a favore delle regioni più povere. Fatto accettabilissimo se i governi centrali fossero orientati a principi di uguaglianza sociale. Ma nessuno crede al disinteresse dei governi centrali, è incredibile il numero di Milanesi che, a prescindere dal colore politico, affermano che in un vero referendum per l'indipendenza, quello del 22 è una consultazione (ma lo era anche la Brexit) voterebbero per liberarsi di Roma.
La reazione di Rajoy è stata di ridicolizzare il referendum e di ridurre i protestanti a cospiratori; non può che rendere il confronto ancora più aspro, oltre a fornire un appiglio a tutte le altre istanze indipendentiste sparse per l'Europa: non vi è dubbio che la Lega trarrà grande beneficio in Italia da questi fatti. E non vi è dubbio che su più larga scala i goveni nazionali avranno maggiore Leva nell'applicare il medesimo ragionamento nei confronti di Bruxelles.
Compensare la Catalogna con nove miliardi di euro di trasferimenti, a tanto sembrerebbe ammonti il deficit annuale dell'amministrazione pubblica spagnola nei confronti della Catalogna, magari attraverso incentivi fiscali ad aziende e privati, avrebbe avuto un costo molto meno importante.
Ora di questa Europa rimane davvero molto poco, soprattutto una classe politica incompetente e avida che non sembra avere strumenti per riportare la situazione a equilibri sostenibili.
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