Il livello attuale dei tassi italiani e' chiaramente insostenibile se protratto per mesi, cosi' come lo e' quello della Spagna. Dagli stati singoli di misure per la crescita non ne possono arrivare perche' le risorse non ci sono (in Italia forse si potrebbero trovare ma il mandato di Bondi esclude tagli alla politica). Secondo quanto riporta stamane il FT la Bundesbank sarebbe finalmente aperta a rivedere l'Inflazione obiettivo in area euro che il mandato della BCE fissa al due per cento. In assenza di pressioni dalla domanda, evidentemente debole, l'Inflazione in Europa puo' solo aumentare perche' si stampa moneta. Dalle due considerazioni precedenti deduciamo che e' probabile che a breve si possa rivedere lo statuto della BCE, che non prevede oggi tra gli obiettivi il sostegno alla crescita. L'aumento dell'Inflazione sara' a nostro parere contenuto all'Europa, perche' i dati sulla disoccupazione statunitense indicano fenomeni strutturali di carenza dell'offerta, sempre meno giovani cercano attivamente lavoro. Problema che non si risolve con l'immissione di moneta. Non pensiamo quindi che l'oro torni a correre, alcuni analisti hanno avanzato previsioni di prezzo a tremila dollari. In questo scenario, e' possibile che gli Spread con il Bund, che invece crediamo si indebolira', tornino a scendere di qualche decina di punti base. I CCT euro offrono una Indicizzazione all'Inflazione europea, invece che a quella domestica. Se la Germania apre a politiche di svalutazione dell'euro e di "quantitative easing", sara' nei paesi forti che si vedra' un aumento dei prezzi sopra la media. Meglio quindi a nostro parere rimanere ancorati alla misura europea. Per le scadenze rimandiamo al nostro servizio di consulenza. |