Con il termine strutturato viene indicato in linguaggio finanziario uno strumento composto da più strumenti elementari. L'esempio di strutturato più classico è quello di un'Obbligazione Convertibile, composta da un'Obbligazione oltre ad un'Opzione a convertire quell'Obbligazione in Azione. Negli ultimi anni hanno poi avuto enorme successo varie forme di strumenti a capitale garantito che funzionano nel modo seguente: l'emittente emette un'Obbligazione il cui tasso di interesse, cumulato per il periodo di vita dello strumento, è più o meno uguale al costo di un'Opzione per comprare o vendere alla fine di quel periodo uno strumento finanziario (un'Azione,un indice di borsa e così via) ad un determinato prezzo. Se alla fine del periodo il prezzo non è stato raggiunto e quindi l'Opzione non ha valore, gli interessi maturati sulla parte obbligazionaria saranno sufficienti a restituire all'investitore almeno il capitale iniziale ( o una percentuale di esso a seconda dei contratti). E'importante notare che evidentemente tali strumenti funzionano meglio quando i tassi di interesse sono più alti (perchè basta una quota inferiore di capitale in obbligazioni per garantire la restituzione dell'investimento iniziale) e che a nostro parere la normativa italiana non informa sufficientemente sugli effettivi costi imoliciti in questi strumenti (tra cui rientrano i contratti assicurativi "index linked"). |
29-08-2022
Azienda che capitalizza meno del suo fatturato e ha una posizione finanziaria equilibrata
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15-04-2019
Bpm colloca una obbligazione richiamabile ogni cinque anni con cedole semestrali delL'8,75%: le banche le emettono quando non riescono a fare aumenti di capitale
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10-04-2019
Quando succede vi saranno meno euro in circolazione
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08-04-2019
Qualcosa di profondamente irrazionale sta succedendo sui mercati obbligazionari e vedrà correzioni violente: questa la settimana forse decisiva per le sorti delle valute
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04-04-2019
Secondo il Financial Time già forse a partire dalla prossima riunione del dieci, la BCE potrebbe annullare la tassa implicita che le banche pagano sui loro depositi presso l'istituto centrale. Poco meno di duecento miliardi di euro già depositati dal sistema bancario, che potrebbero aumentare con questa idea. La carenza di euro in circolazione aumenterebbe molto e dovrebbe senza indugio spingere l'euro al rialzo e scoraggiare le grandi fusioni bancarie
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