19-02-2006

Che cos'è una golden share

Con il termine di Golden share si definisce quella percentuale azionaria che consente ad un soggetto, generalmente lo stato od un suo ente, di mantenere il controllo su una società quotata senza detenere la maggioranza dei voti. Lo stato italiano detiene quote di minoranza qualiificate in società come Eni ed Enel, che vengono considerate strategiche per il paese (chissa perchè invece la partecipazione in Telecom non venne considerata strategica in un momento in cui la telefonia stava per esplodere) e che gli consentono di influenzarne le politiche di bilancio, in particolare per quanto attiene al Dividendo. Per questo motivo consideriamo oggi Enel una Opzione migliore di un titolo di stato italiano. Il management di derivazione pubblica assicura un alto Dividendo (circa Il 6% del prezzo) per alimentare le casse dello stato, anche se da un punto di vista strategico, in un periodo di forte concentrazione in Europa del settore energetico, esisterebbero migliori impieghi. Come conseguenza il titolo rimane inchiodato perchè, a parte un'avance con Endesa, che gli spagnoli difficilmente cederebbero, non esiste una vera politica di espansione; da un punto di vista del piccolo risparmiatore, il titolo ha però un ottimo rendimento ed un Rischio molto basso.

Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *
 


Altri articoli da questa sezione

29-08-2022
Azienda che capitalizza meno del suo fatturato e ha una posizione finanziaria equilibrata
15-04-2019
Bpm colloca una obbligazione richiamabile ogni cinque anni con cedole semestrali delL'8,75%: le banche le emettono quando non riescono a fare aumenti di capitale
10-04-2019
Quando succede vi saranno meno euro in circolazione
08-04-2019
Qualcosa di profondamente irrazionale sta succedendo sui mercati obbligazionari e vedrà correzioni violente: questa la settimana forse decisiva per le sorti delle valute
04-04-2019
Secondo il Financial Time già forse a partire dalla prossima riunione del dieci, la BCE potrebbe annullare la tassa implicita che le banche pagano sui loro depositi presso l'istituto centrale. Poco meno di duecento miliardi di euro già depositati dal sistema bancario, che potrebbero aumentare con questa idea. La carenza di euro in circolazione aumenterebbe molto e dovrebbe senza indugio spingere l'euro al rialzo e scoraggiare le grandi fusioni bancarie