Con la sostituzione del leggendario presidente della prima banca americana Weill e la sostituzione con l'attuale amministratore delegato si chiude probabilmente un'era di grande espansione nei servizi ad alto valore aggiunto quali l'asset management per tornare a dare enfasi ai prodotti tradizionali di credito in un ambiente di tassi di interesse che sarà tendenzialmente più favorevole all'attività di trasformazione della raccolta classica. La banca dovrebbe avere oramai lasciato defintivamente alle spalle i problemi relativi alle varie azioni legali intentate da clienti conseguenti allo scandalo Enron. I principali numeri per il 2005, in milioni di dollari, sono: Ricavi 121.000 Ebit 66.000 Utile netto 24.500 Price earnings 06 11 Dividend Yield 4,15% Il titolo è anche supportato da un ottimo Dividendo e rappresenta a nostro parere una buona alternativa per chi ha realizzato buoni guadagni sui finanziari italiani (coprendo il Rischio di cambio). Il titolo appartiene all'indice Dow Jones di sostenibilità. |
07-08-2018
I pacchetti comprati da banche come Unicredit molto più problematici da riscuotere che in passato. Sospettiamo che la cessione di sofferenze da parte dei principali istituti sia stata in gran parte sopravvalutata, come mostra il caso Carige
|
28-11-2016
Tra le poche banche ad avere un valore di mercato positivo una volta svalutate le sofferenze a mercato
|
07-06-2016
I dati statunitensi dell'occupazione si riferiscono ad una fascia di lavoratori non riqualificabili, su cui i tassi non possono nulla, Settore finanziario americano con qualche opportunità
|
28-03-2014
Perdite per 4 miliardi, piano di esuberi di 4500 persone
|
24-02-2014
Poco meno del 50% in pochi mesi, forse da vendere
|