Cerca:
File Icon Versione per stampa
Segnala un amico




Lavoro nel mondo
Lavoro in Italia
11-05-2005

Daimler Chrysler, situazione e prospettive

Nel 1998 ebbe origine Daimler-Chrysler, frutto della fusione tra l’azienda tedesca Daimler-Benz AG e la statunitense Chrysler Corporation. Un gigante leader mondiale nel settore automobilistico, caratterizzato da marchi forti e da un ampio ventaglio di prodotti, che va dalle “city-car” ai veicoli commerciali pesanti. Un colosso da 142 miliardi di euro di ricavi, generato per il 33% da Mercedes, per il 35% da Chrysler, per il 23% dai veicoli commerciali e per l’8% dai servizi finanziari.

Più in dettaglio, la divisione Mercedes ha terminato il 2004 con ricavi stabili, ma con una redditività in flessione ed un Margine operativo pressoché dimezzato al 3.4% rispetto al 6.1% dell’anno precedente. Una simile evoluzione è da ascrivere a più fattori: dal dollaro debole al mix di prodotti meno profittevole, dagli investimenti per il lancio di nuovi modelli ai costi connessi all’introduzione di più alti standard qualitativi, in ogni segmento di questa divisione.

Decisamente più lusinghiero l’andamento della Chrysler, che ha chiuso il 2004 con un Margine operativo netto in deciso progresso, pur a fronte di una stabilità del giro d’affari.
Chrysler è prevalentemente impegnata sul mercato Usa, dove viene venduto circa l’80% delle unità prodotte. La performance conseguita è riconducibile a diversi elementi, fra i quali il lancio di nove nuovi modelli. La redditività ha inoltre beneficiato delle azioni intraprese sul versante dell’efficienza, sebbene non ancora totalizzanti. Positiva anche la dinamica dell’area di business veicoli commerciali, che nel 2003 ha rafforzato la presenza in Asia tramite due importanti acquisizioni.

Il gruppo guidato da Jürgen Schrempp può inoltre contare sui servizi finanziari indirizzati ai clienti di tutte le divisioni, con focus sul Nord America, che rappresenta il mercato principale con circa il 70% del portafoglio totale. Il 2004 si è rivelato un anno favorevole anche per questa divisione, sia in termini di volumi che di Margine operativo netto.
A livello di gruppo, lo scorso anno sono stati conseguiti una crescita del fatturato pari al 4% ed uno sviluppo del risultato operativo più che proporzionale, pur in presenza degli effetti di un dollaro debole.
Nonostante questo quadro, non pochi operatori manifestano un certo allarme sulle prospettive, in quanto temono che i margini di Chrysler e dei veicoli commerciali
potrebbero essere destinati a scendere in futuro. La concorrenza dovrebbe, infatti, lievitare, mentre la domanda nei mercati più importanti è stata assai robusta nel recente passato e potrebbe aver già raggiunto il livello massimo.
La società respinge invece tale scenario, mostrandosi fiduciosa sulle proprie potenzialità: tutte le divisioni dovrebbero registrare un aumento nei volumi e nel fatturato. Miglioramenti sono anche attesi nel risultato operativo, grazie peraltro al contributo derivante dai diversi piani di ristrutturazione posti in essere in tutte le divisioni.

Per quanto concerne l’aspetto borsistico, nel 2004 il titolo Daimler-Chrysler è retrocesso del 5% sia verso il settore, che invece ha guadagnato un punto percentuale, sia nei confronti del mercato, che ha messo in luce una performance superiore all’8%. Una dinamica concretizzatasi prevalentemente a causa del positivo andamento di alcuni rivali. Gli sviluppi più recenti individuano nuovi fattori in grado di rendere il comparto meno attraente rispetto al passato, anche in una fase di ripresa economica e malgrado le valutazioni basse. Il mercato americano è infatti ai limiti della saturazione, dopo 4 anni di politiche di incentivi, che hanno sostenuto artificialmente la domanda.
Nel contempo il mercato europeo, soprattutto quello tedesco, non dà segnali di ripresa e sussistono chiare pressioni deflattive. Da considerare poi il Rischio di un perdurante elevato onere legato ai costi delle materie prime.

a cura di Corner Bank www.corner.ch


Segnala un amico

Your email address *
Inserisci l'indirizzo email a cui vuoi segnalare *