03-05-2011

Dall'India un segnale molto forte

1. Dall’India un segnale forte di ciò che vedremo nei prossimi mesi il rialzo dello 0,50% del tasso di sconto è un segnale non equivocabile del passaggio a politiche monetarie più aggressive; la cosa si ripeterà in altre economia, sia in Asia sia in Sud America; in particolare, va segnalato il caso dell’Argentina, dove si parla di un’Inflazione “non ufficiale” del 25% l’anno. Il mondo procede lungo una strada che separa sempre di più due aree economiche: quella occidentale, alle prese con problemi di debito e deflazione, e quella cosiddetta BRIC, ormai preda della super-Inflazione da materie prime.

2. Osama Bin Laden ritrovato dopo 10 anni finisce subito sul fondo dell’Oceano; e anche per i mercati finanziari, è subito dimenticato

3. Dati economici USA: ieri l’indice ISM manifatturiero, che ha mostrato un calo molto modesto, e resta per questo su livelli elevatissimi, grazie alle esportazioni verso l’estero e al cambio del dollaro; il dato sulla spesa per costruzioni è l’ennesima conferma di un problema che non trova soluzione, e che non viene affrontato dall’Amministrazione né citato dalla Banca Centrale; per quanto potrà essere ignorato?

4. Dati in Europa: ieri PMI servizi in calo, mentre migliora ancora il PMI dell’industria manifatturiera, che in ostanza riflette la situazione delle aziende tedesche che esportano in Asia; venerdì scorso, la BCE aveva pubblicato i dati per la crescita della massa monetaria M3, ed allo steso tempo erano usciti i dati per l’Inflazione in Germania; i due ati meritano di essere messi a confronto: la crescita del credito al settore privato è al 2,5%, e in particolare la crescita del credito alle imprese è allo 0,8%, mentre l’Inflazione in Germania è al 2,6%. Questi dati sono significativi perché certificano che la crescita del credito in termini reali è negativa nell’area UE, e questo dato discredita del tutto il recente rialzo dei tassi ufficiali, che è stato presentato come contrasto all’Inflazione, quando tutti sanno benissimo che l’aumento dei tassi può frenare l’Inflazione soltanto attraverso il canale del credito interno (che come abbiamo visto, è già in calo). Questi fatti sono certamente noti anche alla BCE, che però non dichiara quali sono gli obiettivi autentici della manovra sui tassi, che in realtà punta ad aiutare il sistema bancario.

Implicazioni operative a breve termine alle 07.58 del martedì 3 maggio 2011 attenzione queste indicazioni possono necessitare di rettifiche intra-day, fornite ai sottoscrittori del nostro Servizio di Consulenza.

  • Bund ieri chiude a 122,90, che corrisponde al 124,50 del contratto precedente. Come abbiamo già scritto, il nostro primo obiettivo è a 124,50 del contratto di giugno.
  • Per un maggiore dettaglio, le nostre osservazioni ed indicazioni operative di breve e lungo termine sono disponibili attraverso il nostro servizio di consulenza.


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