Buon recupero del titolo sugli accordi con il premier iraniano che dovrebbero valere circa cinque miliardi di commesse, non pochi rispetto al fatturato dell'azienda. Il titolo vende a meno di dieci volte gli utili storici, non molto anche per una azienda del settore e l'azienda ha ancora molta cassa in portafoglio. Riteniamo probabile che Danieli abbia anche ipotizzato importanti investimenti in Iran, cosa che ci sembra meno probabile per Saipem che versa nella situazione Finanziaria opposta. Per aziende come Danieli l'apertura del mercato iraniano rappresenta una opportunità unica. Entriamo in un periodo dove potremmo assistere a scenari che sembravano irripetibili. Pur con una grande volatilità nei corsi, investire in aziende sane oggi è probabilmente meno rischioso che comprare obbligazioni ad alto rendimento. |