Un po' di demagogia ma qualche idea concreta: la penale per le aziende che delocalizzano dopo avere ricevuto aiuti non ci farà certo ridare i soldi della Fiat ma impedirà per esempio a Farinetti di portare altre produzioni (oltre ai pastifici) all'estero se i suoi conti in Italia lo obbligheranno, come è possibile a ricorrere alal cassa integrazione.
Sulla ludopatia la parte più ipocrita, perché consci dell'importanza delle bische pubbliche per le casse dello stato, quelle vengono sostanzialmente escluse dalla gogna.
Sui contratti a termine, la riduzione a dodici mesi di quelli non a tempo indeterminato con penale su un rinnovo a massimo ventiquattro mesi causa certo com sostiene Boccia qualche rigidità in più per le aziende e non crea posti di lavoro. Ma obbliga gli imprenditori a comportamenti più responsabili e soprattutto a vedere l'ingresso di una nuova risorsa come un investimento più a lungo termine.
Gli effetti di redistribuzione del reddito di qusti provvedimenti sono a lungo termine, si potranno vedere i primi risultati forse tra tre o quattro anni, ma è un raro sempio di pianificazione a lungo periodo, magari in parte criticabile, che intraprende la politica nostrana da parecchio tempo.
Ottimo infine l'aspetto di semplificazione fiscale con un solo invio all'anno: non è certo un incentivo all'evasione, il fisco non ha alcuna possibilità di incrociare l'enorme mole di dati che arriva sulla base delle attuali comunicazioni.
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