L'ufficio parlamentare di bilancio bolla come ambiziose le stime del governo per il 2017, ma come scrivevamo qualche giorno fa "Def, le stime impossibili" se si fanno stime ottimistiche bisogna almeno curare la coerenza dellle cifre. Sul Def, un uno per cento di crescita del Pil pr il 2017, peraltro che comprende un effetto di +0,3 dal mancato aumento dell'Iva (che semmai è un mancato contributo negativo), non è compatibile con una stima di diminuzione al due per cento di deficit, a meno che il carico fiscale aumenti. Anche escludendo dal computo del deficit lo 0,4 per migranti e terremoto. Lo stesso vale per i dati dffusi dall'Istat in merito al decremento del deficit nel secondo trimestre 2016. La caduta comparativa rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso alllo 0,2% del Pil non è compatibile con la riduzione dichiarata della pressione fiscale, in un ambiente di crescita zero come quella rilevata dallo stesso istituto per questo periodo. O il numero è falso o la pressione fiscale è aumentata, si tratta di algebra non di opinioni. |