Fortunata chiamata, la scorsa settimana sul dollaro che dalla nostra nota ha guadagnato il tre per cento sull'euro per la combinazione di tassi al tre per cento sul decennale americano e della completa mancanza di notizie da parte della Bce, dove Draghi si è limitato a notare quanto le condizioni economiche siano peggiorate in area euro. Tutta la politica dell'amministrazione americana si basa su un dollaro sostanzialmente debole e vuoi per una combinazione di dati economici che forse saranno meno brlllanti, a partire da quelli di Pl di oggi (le statistiche ufficiali sono spesso "guidate") vuoi pr interventi dell'ufficio di tesoreria della Fed, ci aspetteremmo di rivedere il dollaro verso 1,22 a breve. |