Stati Uniti sempre piu' attivi dell'Europa a reagire con la comunicazione a veloci apprezzamenti del dollaro. L'uscita di notizie che indicano un rallentamento nell'economia statunitense e l'euforia sulle banche in Europa hanno portato velocemente l'euro a rivalutarsi un 10% netto in circa un mese contro la divisa americana. Le misure di rigore che l'Europa deve adottare non faranno che ridurne la crescita, cosa che ancora non sembra scontata nei prezzi. A sei mesi al massimo ci attenderemmo quindi di rivedere l'euro intorno o sotto al cambio con cui debutto' nei confronti del dollaro, sotto l,20. |