Il goffo annuncio di Trichet sull'acquisto di titoli degli stati a Rischio da parte della BCE ha come spesso accade di questi tempi avuto l'effetto di migliorare la percezione dei mercati ma di peggiorare lo stato dell'economia reale. La BCE, a differenza della Fed, quando compra titoli sul mercato, e ieri ne ha comprati tanti di Irlanda e Portogallo, ritira poi la liquidita' che entra nel sistema con l'obiettivo di non gonfiare ulteriormente la quantita' di denaro in circolazione (il solo mandato istituzionale della BCE e' quello di controllare il livello dei prezzi, un obiettivo oramai anacronistico). Trichet ha invece rinviato agli stati membri l'obiettivo di una politica fiscale volta a rimettere ordine nelle finanze pubbliche, il che con l'attuale livello di pressione fiscale e di tagli alla spesa e' un invito sterile, tanto per liberarsi delle responsabilitaa'. Gli Stati Uniti non sono messi molto meglio di noi ma hanno capito esattamente quale sia l'effetto di un cambio piu' debole sull'economia. Il miglioramento dei dati degli scorsi mesi e' infatti quasi esclusivamente da attribuirsi all'indebolimento del dollaro: ieri non hanno quindi mancato di esprimersi per voce della Fed, addirittura ipotizzando un intervento piu' ampio di quello da 600 miliardi di dollari annunciato qualche settimana fa. Subito il dollaro si indebolisce mentre l'Europa, le cui economie stanno sopportando, con eccezione della Germania, gran parte dei costi del riaggiustamento, ritorna a convivere con un euro estremamente sopravvalutato, soprattutto se messo in relazione alla situazione delle finanze pubbliche e delle banche. Il problema di fondo e' che la BCE agisce soprattutto per ispirazione della Germania, cui il cambio dell'euro interessa ben poco dato che puo' contare sulle altre economie europee per larga parte delle proprie esportazioni. Se alla BCE, al termine del mandato di Trichet, ci andra' il rappresentante di economie piu' deboli, allora il cambio iniziera' ad essere considerato importante per unr recupero di competitivita' della regione. Sino a che comandano i tedeschi, le cose non possono che peggiorare. |
07-01-2022
Il gruppo farmaceutico britannico fornisce un divdendo del 5% (su cui con il Regno Unito non si pagano ritenute alla fonte, dunque niente doppia imposizione). Probabilmente meno rischioso di una obbligazione.
Selezione separata di titoli inglesi al portafoglio mondiale.
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27-10-2021
Eccessiva la forza della divisa britannica, alla luce anche della nuova emergenza pandemica apriamo posizione in acquisto euro sterlina
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18-10-2021
I tassi sono saliti più che in qualsiasi altro posto e la ripresa è più lenta del previsto
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14-07-2021
I dati di inflazione di ieri in America mostrano rialzi diffusi dei prezzi dei fornitori, non a incontrare una maggiore domanda ma a cercare di compensare per le perdite pregresse. Invece hanno corso i titoli del comparto semiconduttori che anticipano di solito la ripresa economica. Ancora valore al titolo del comparto al nostro portafoglio mercato emergenti.
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18-06-2021
Nessun effetto sulle borse dalle decisioni della Fed ma finalmente l'euro sembra imboccare una strada discendente. Apriremo posizioni al portafoglio cambi contro altre divise, che hanno ancora più potenziale di apprezzamento. Sull'Italia da privilegiare ora gli esportatori, qualche cambio possibile al portafoglio
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