La scorsa settimna crediamo che il mercato abbia capito il contrario di quello che Draghi voleva dire sull'euro: ne ha ammesso il potenziale deflazionistico ma nel frattempo ha alzato le stime per il Pil del 2014. Nel discorso che sta tenendo ora trapela invece l'intenzione di introdurre quella che è ora definita forward guidance, ovvero la fissazione di una serie di obiettivi al cui raggiungimento la politica monetaria può cambiare di rotta. Quello che però sta succedendo con le altre banche centrali è che gli obiettivi stabiliti inizialmente vengono raggiunti per i motivi sbagliati: il tasso di disoccupazione in entrambe i paesi si avvicina molto a quello inzialmente stabilito per innalzare i tassi ma scende soprattutto perchè aumenta il lavoro temporaneo e la forza lavoro attivamente alla ricerca diminuisce. C''è da attendersi che Draghi oggi introduca questo tipo di concetti, il che dovrebbe portare crediamo ad un indebolimento dell'euro da questi livelli insostenibili. |