In un discorso tenuto ieri a Londra Draghi ha difeso coem decisiva la propria affermazione dello scorso luglio che la Bce avrebbe fatto quqlsiasi cosa per salvare l'euro come il fattore decisivo per la caduta dei tassi sul debito pubblico e di conseguenza della riattivazione del meccansimo del credito. E'vero esattamente l'opposto: nell'inondare le banche di liquidità a basso costo la BCE le ha si costrette a comprare titoli di stato ma nello stesso tempo le ha scoraggiate a imprestare al canale produttivo. Le affermazioni di Draghi sono ancora più gravi quando, secondo una teoria mai dimostrata, ha sostenuto che ridurre il tasso di finanziamento sui depositi a negativo porterebbe a conseguenze peggiori nel credito. Si tratterebbe invece di u efficacie modo di scoraggiare le banche a detenere liquidità presso la Bce e quindi forzarle a trovare impieghi verso le aziende: ma Draghi sa esattamente che il suo stipendio, e futuri incarichi a fine mandato arrivano propro da quelle banche che intende favorire a scapito dell'economia reale. |