I banchieri centrali dicono quello che i mercati finanziari si vogliono sentir dire, ovvero che se non vi sono più armi di politica monetaria è dalla politica fiscale che arrivano gli stimoli. L'italia ha avuto già un aiuto con la aggiunta del sommerso e della ricerca nel calcolo del Pil, anche se in concreto si tratta di una bastonata alla economia reale, perchè la ricerca verrà tassata. Diminuzione della pressione fiscale non ne viene se prima non si può mettere mano alle privatizzzioni. Sevono 60/80 miliardi insieme per cancellare l'onere del servizio del debito di almeno un anno e mezzo, allora si può instaurare una spirale virtuosa. Sin che la poltica non viene forzata a cedere quote strategiche in quello che vale (non il due per cento in Eni), non vi è nessuna possiblità, almeno per l'Italia di uscire da questo scenario di stagflazione. Se poi si inizia a parlare di allentamento nei parametri di Maastricht gli Spread non possono che risalire. |