Nel 1988 Reagan, a seguito della crisi del 1987 istituì il cosiddetto Plunge Protection Team, composto dal segretario del Tesoro e dai rappresentatnti della Sec, della Fed e della borsa delle commodity, con l'obiettivo di stabilizzare i mercati finanziari in momenti di forte tensione. Il gruppo non pubblica alcun estratto delle sue relazioni e risponde direttamente al Presidente. Edelnam, da cui fu tratto il carattere di Gordon Gekko, spiega in questo video http://video.cnbc.com/gallery/?video=3000621177 che il gruppo ha a disposizione quantità sostanzialmente illimitate di denaro, soldi dei contribuenti, per entrare su qualsiasi mercato finanziario in fasi come quella del giorno in cui fu eletto Trump, dove il crollo delle borse fu bloccato ancora prima che i mercati aprissero (i future registravano una discesa di oltre il cinque per cento, poi azzerata all'apertura). Edelman non fa più investimenti in borsa da decenni e non ha dunque alcun interesse a diffondere scenari complottisti. Ancora più significativo è che la Cnbc, sempre improntata a trasmettere una immagine rosea dei mercati e non esattamente pro-Trump, pubblichi ora questa intervista. Come spesso ricordato ora i Democratici americani devono scegliere tra provare a mettere in discussione questa amministrazione o continuare a favorire la crescita infinita delle borse, da due anni molto meno volatili delle obbligazioni: il che porta ad una allocazione distorta dei capitali, come mostra l'andamento in borsa di Tesla, su cui scommetteremmo che "la squadra" spenda più di un'energia. Edelman ipotizza che sia proprio la Fed a incrinare il meccanismo: i verbali di ieri sera della Fed mostrano la forte convinzione che la stagione del denaro facile debba finire presto, eppure il dollaro si è deprezzato in chiusura di borsa, la mezz'ora di contrattazioni finali è quella in cui tipicamente il gruppo si manifesta più attivo. Due conclusioni: la prima, sintanto che dura questa orgia di borsa il novantanove per cento dei contribuenti continua a impoverirsi. La seconda, gli interessi della politica e della borsa non coincidono più, almeno negli Stati Uniti. In Italia ancora sì, se i contribuenti/risparmiatori non si rendono conto che attraverso i Piani Individuali di Risparmio, la versione nostrana della "Squadra", hanno buona probabilità di ricomprarsi a prezzi di fantasia le sofferenze bancarie. Per ora è sufficiente che i titoli delle banche salgano perchè nessuno ci faccia caso. Se sembra diffcile da credere ci si può domandare perché il governo includa in manovrina un decreto per Alitalia o Del Rio intervenga sulle multe Fiat, visto che si tratta di due società private e non troppo italiane. L'esplosione dei prezzi di Bitcoin suggerisce che più di un investitore privato è cosciente che questo meccanismo di borsa è malato: difficlie dire se scoppierà prima la bolla Bitcoin o quella di borsa. La buona notizia è che siccome i soldi vengono sparati a pioggia sulle borse senza alcuna attenzione alla qualità del sottostante, ci saranno sempre aziende che vengono snobbate dal meccanismo e che pertanto continuano a vendere a multipli contenuti. |