Il Tesoro rimarrà con quote di Enav del tre per cento e di Eni dell'uno https://it.reuters.com/article/topNews/idITKBN1DG0TD-OITTP dopodichè il giochetto che consente di ridurre falsamente lo stock di debito pubblico, in settimana ai nuovi massimi, sarà finito. Nello statuto d Cdp è previsto non si comprino partecipazioni in società in perdita e le fondazioni bancarie hanno fatto sapere di non essere disposte a vedere la Cassa, cui sono state forzate a partecipare, farsi carico del grande piano di dismissioni pensato da Renzi, che si tratti o meno di società in utile. Quello che si dimentica sempre di evidenziare è che CdP è la società prodotto di Poste Italiane; che dunque queste "privatizzazioni" false le finanzia con i soldi di Banco Posta. Rendendo il suo bilancio sempre meno liquido, Poste oggi non è meno rischiosa di una banca. |