L'abbassamaneto degli Spread ha portato il Tesoro a posporre il piazzamanto della quota di Eni sul mercato per circa tre miliardi ma sta di fatto che il rapporto deficit/Pil si attesterà per il 2013 sopra il 3%. E' quindi probabile che con mercati come quelli di questi giorni Eni trovi spazio per risalire e quindi consentire allo stato di incassare un prezzo più congruo. Ora Eni è tra le multinazionali del settore tra quelle più a buon mercato (parametri alla nostra lista Top 100). Il Rischio verso il basso in caso di correzione è piuttosto limitato. |