Alla fine la Merkel presental'accordo con il leader bavarese come un successo ma di fatto sancisce il principio secondo cui coloro che arrivano nel paese di prima accoglienza lì rimangono: con tutto il fumo che ha fatto Salvini, che non serve nel concreto ma gli porta voti, le navi della marina mlitare italiana continueranno a sbarcare profughi in italia, che verranno accolti al massimo in "centri di transito" in Germania qualora vi arrivassero dall'Austria (che ha una certa propensione a chiudere il Brennero). Con le mosse degli ultimi mesi l'Italia si troverà permanente più migranti di prima senza avere la capacità contrattuale per imporre una redistribuzone: i fondi che l'Unione, ma la Germania di fatto, ha sostanzialmente sottratto ad Orban per riallocarli a Italia e Grecia sono contro qualcosa: lo ha capito Tsipras, che collabora con la Germania grazie al recente "condono" sul debito greco, lo capirà Salvini quando proverà a imporrre la prima misura economica, tipo la flat tax che a costo zero non è. Ma l'euro a nostro parere ora è pronto per decollare, i mercati non ragionano su logiche di lungo periodo (e la posizione tedesca oggi è un chiaro segno di un' area euro in disfacimento), ma, come da dieci anni a questa parte, sulla capacità dei politici di rimandare, almeno formalmente, i problemi. |