Grandi aspettative sulla revisione dei trattati a seguito dell'incontro tra i leader tedesco e francese (durante il quale la Merkel non ha speso una parola su temi economici), gaffe a ripetizione di Bush e corsa del settore finanziario tutti spingono l'euro verso l'alto penalizzando, come è chiaro dai bilanci delle società industriali che riportano risultati in questi giorni, le aziende esportarici italiane. A forza di spingere sui mercati finanziari quello che può sembrare giustifcato otttimismo si trasforma in un boomerang per l'economia reale. Di cui nessuno dei politici, in Francia, in Italia o in Grecia sembra occuparsi davvero. |