Oramai è quasi una equazione: se le borse salgono i guai per le economie reali aumentano. Le aspettatve sulla Francia hanno innescato il rialzo dell'euro che da qualche mese attendevamo e ora per le economie deboli, in particolare per l'Italia si fa veramente dura nell'unico segmento dell'economia che cresce davvero, cioè quello della manifattura esportatrice. Draghi è molto difficile che comunichi domani qualcosa di sostanziale, ciò che a nostro parere porterà ad un euro più debole nell'area 1,08. Ma il prossimo mese, in particolar modo con la prospettiva di elezioni legislative a giugno dove se vincesse Macron per fare un governo bisogna farsi amici i tedeschi, l'euro potrebbe facilmente prendere la direzione di uno e venti contro euro: che sarebbe un toccasana di cui non ha nessun bisogno per l'industria tedesca e un colpo mortale per quella italiana. Unica cosa che può fermare la corsa dell'euro è una violenta correzione sui mercati: ma come vediamo ci vuole davvero un evento inaspettato per provocarla. |