Tutt'altro che immediati gli effetti sul credito delle manovre della Bce. Le banche devono prima ricapitalizzarsi mentre la loro redditivita'dipende oggi in modo univoco dall'andamento del portafoglio titoli di stato. Gli Spread hanno raggiunto livelli insostenibili, almeno con questo merito creditizio ma potrebbe continuare la fanfara della ripresa, in particolare in terra di Spagna e Italia. Molti gli operatori che danno un restringimento degli Spread a cento punti base per certo. Quasi tutti quelli che lo sostengono vengono pero'dalle banche, che ne sono state e ne sarebbero ancora le principali beneficiarie. Ulteriori abbassamenti degli Spread corrisponderebbero pero'ad ulteriori rafforzamenti dell'euro e questo, dopo una prima reazione sino a 1,35, gli operatori lo hanno capito. Per l'economia reale il nemico peggiore oggi e'il cambio perche'l'abbassamento del costo del denaro nel pubblico non corrisponde ad un trasferimento di risorse alla industria. Altrimenti non si spiegherebbe come mai il Brasile,con tassiĀ molto piu'alti, ci abbia, nonostante il periodo di rallentamento che sta vivendo, defintivamente superato nella classifica delle nazioni piu' industrializzate. |