Consenso unanime degli analisti su ulteriorii rialzi dell'euro, guidati, questa la tesi, dal miglioramento delle economie europee e dall'espansione del bilancio della Fed unito alla contrazione di quello della Bce a seguito dei rimborsi su parte delle operazioni LTRO. Se fossero i bilanci delle banche centrali a guidare le svalutazioni delle divise, allora lo yen si dovrebbe rivalutare contro dollaro, perchè l'espansione de bilancio dell Fed è superiore a quello della banca del Giappone. Più probabile allora che le operazioni di immissioni di moneta della Fed vadano a finanziare le banche europee come sembra indicare il grafico qua sotto, prodotto da ZeroHedge Se le cose stessero così il sistema bancario europeo starebbe molto peggio di quanto si racconta. Quasi tutti si accorgono che la situazione è insostenibile ma nessuno dei poteri forti, nè governi nè banca centrale affrontano di petto la situazione. Al punto che voci non certo estremiste http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/2/3/FINANZA-1-Ecco-come-i-poteri-forti-stanno-demolendo-l-Italia/360058/, di matrice cattolica arrivano ad augurarsi la creazione di sistemi monetari paralleli. Certo è che con questo euro forse continueranno a correre i mercati finanziari ma l'economia reale non può che peggiorare. A meno appunto che i flussi di denaro verso l' area euro, che hanno spinto cosi' in alto il cambio, siano indirizzati a ripianare buchi di banche europee: tra perdite di Deutsche Bank, nazionalizzazione di una banca olandese e Monte Paschi parliamo comunque di un buco da dieci miliardi di euro solo questa scorsa settimana. Chissà se di altre si ha completa visibilità. I dati di occupazione americana e di crescita del Pil americano sicuramente non danno ragione alla Fed sul piano dell'efficacia delle misure di stimolo monetario: da qualche parte tutto questo denaro, quasi trecento miliardi di dollari negli ultimi tre mesi, dovrà pur finire. |