24-06-2009

Euro, probabile una forte correzione nei prossimi mesi

Mentre ieri la Banca Centrale Europea lanciava il più grosso programma di immissione di liquidità nel sistema dall'inizio della crisi, Weber, numero uno della Bundesbank ed esponente del direttivo di BCE, si lasciava andare a dichiarazioni - a noi sono sembrate poco responsabili - che hanno convinto il mercato che la politica monetaria vada in un futuro vicino verso istanze più restrittive. Le dichiarazioni, forse guidate dall'ossessione tutta tedesca nei confronti dell'Inflazione, hanno fatto guadagnare il 2,4% all'euro sul dollaro in metà giornata.
I dati macroeconomici che escono dall'Europa, ma soprattutto dalla Germania, sono disastrosi ( contrazione dell'economia prevista al -6% dai principali istituti) ed un euro così forte ha l'effetto di deprimere ulteriormente i prezzi e, quello che è più grave, di scoraggiare ulteriormente le esportazioni.
La Germania sta vivendo una fase pre-elettorale ( ad autunno le elezioni) in cui le informazioni vengono "addomesticate". Il tasso di disoccupazione, ad esempio è crexciuto solo di poco - a meno del'8% - ma in autunno scadranno gli incentivi all'impiego messi insieme da Merkel. Il tasso di disoccupazione salirùà quindi con ogni probabilità intorno all'11% (stime dell'economista Nouriel Roubini), più che negli Stati Uniti.
L'indice Ifo sulla fiducia delle imprese pubblicato con trionfalismo l'altro ieri, cresce per la crescita delle aspettative mentre la misura delle condizioni attuali continua a deteriorare.
Il gioco potrebbe durare sino alle elezioni tedesche ma non molto di più. L'euro non può reggere ancora a lungo condizioni di sopravvalutazione così diffuse.

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