Per la prima volta in mesi venerdì l dollaro ha risposto in modo positivo alla diffusione di dati economici favorevoli. Il dato sulla disoccupazione statunitense, peraltro letto in modo troppo ottimistico ( il tasso di disoccupazione è sceso perché circa mezzo milione di persone hanno abbandonato la ricerca attiva di un posto di lavoro e pertanto non vengono più contate come disoccupate) ha innescato un rialzo della divisa americana che a nostro avviso verrà accellerato dalla correzione sui mercati che diventa ogni giorno più necessaria. Giovedì scorso Trichet ha ammesso per la prima volta timori deflazionistici. Senza una veloce svalutazione dell'euro (anche contro yen), l'Europa rischia più di tutti di replicare l'esperienza giapponese, un misto di stgnazione e deflazione, senza più poter compensare con tassi di risparmio analoghi. |